Guida all’avocado: superfood per la salute e la bellezza 

Vero e proprio toccasana per la salute e la bellezza, l’avocado è un frutto eccezionale e dagli straordinari benefici che deve però essere consumato bene, così da valorizzarne al massimo le proprietà benefiche. Nutriente e sano l’avocado è, quindi, un prezioso alleato del benessere ma prima di introdurre questo superfood nella propria dieta è indispensabile conoscerne i valori nutrizionali, sapere come sceglierlo e come conservarlo al meglio così da preservarne tutte le proprietà

L’avocado è un frutto tropicale prodotto dalla pianta di avocado, ovvero dalla Persea gratissima, pianta originaria dell’America Centrale e del Messico appartenente alla famiglia botanica Lauraceae. Di origini antichissime, risalenti addirittura all’era preistorica, l’avocado deriva il nome del termine azteco “ahuacatl”, utilizzato da questo popolo per sottolineare sia la particolare morfologia del frutto che le specifiche caratteristiche della pianta.

​In seguito all’arrivo degli europei, la terminologia azteca è stata contamina dalle parole “aguacate” (spagnolo) e “abacado” (portoghese), sino a trasformarsi nell’attuale denominazione. Coltivato principalmente in paesi come il Brasile, il Perù e il Messico, l’avocado ha conosciuto nel tempo una popolarità crescente grazie alle sue straordinarie proprietà e ad oggi la sua coltivazione si è estesa anche in Italia, in particolare in Sicilia e in Sardegna, regioni dal clima prettamente mediterraneo. L’avocado ha una forma simile a quella di una pera, ha un solo grande nocciolo legnoso, può arrivare a pesare sino a 1,4 kg e può avere una lunghezza massima di ben 25 cm; la buccia del frutto, liscia o rugosa, è molto spessa e può avere una colorazione che spazia dal verde scuro al porpora intenso (a seconda dello stato di maturazione) mentre la polpa è solitamente di colore giallo e dalla consistenza compatta, che diventa però via via più burrosa con l’avanzare della maturazione. 

​Pur trattandosi di un frutto carnoso, l’avocado ha caratteristiche completamente diverse dai frutti freschi consumati abitualmente in Italia. Dal punto di vista organolettico, infatti, questo superfood ha una minore concentrazione sia di acqua che di zuccheri mentre presenta delle percentuali più alte di vitamina E, sali minerali e grassi buoni, essendo inoltre facilmente digeribile. 

Avocado: cenni di botanica

La pianta che produce i frutti di avocado è di taglia media, ha un’altezza di circa 10 metri, presenta una chioma piuttosto frondosa, foglie persistenti di colore verde e di forma ovale e un tronco coperto da una scorza di colore grigio. ù

Pianta di avocado

​I fiori prodotti dalla pianta hanno una dimensione di circa 5-10 mm mentre il frutto è una drupa, ovvero un frutto carnoso con una parte interna legnosa, vale a dire un nocciolo duro con all’interno un unico seme. La pianta di avocado cresce in un’area geografica piuttosto ampia che va dai rilievi centrali e occidentali del Messico sino al Guatemala e alle aree costiere del Pacifico in America Centrale, prediligendo, dunque, un clima tropicale e sub-tropicale. 

​I paesi maggiori produttori di avocado sono il Messico, la Repubblica Domenicana, la Colombia, il Perù, l’Indonesia, il Kenya, gli Stati Uniti, il Brasile e il Cile sebbene questo tipo di coltivazione si stia oggi estendendo anche ad alcune regioni italiane, in particolare Sicilia, Sardegna e Calabria. Il frutto di avocado ha, come visto precedentemente, una forma allungata che ricorda quella di una pera, una buccia dura che può essere rugosa o liscia e una polpa compatta e carnosa il cui colore può variare dal giallo verde al giallo pallido. L’avocado può avere una lunghezza variabile tra i 7 e i 20 cm e un peso compreso tra 0,1 e 1 kg. Esistono, poi, diverse varietà di avocado, differenti tra loro per aree di coltivazione e per caratteristiche; c’è, ad esempio, la varietà Carmero della Colombia, dalla buccia liscia e dalla polpa cremosa, la varietà Edranol del Guatemala, dalla pelle rugosa e scura, o, ancora, la varietà Hass della California, dalla buccia rugosa e dalla polpa priva di fibre. 

Proprieta’ nutrizionali e calorie dell’avocado

NutrienteValore per
100 g
Calorie160 kcal
Proteine2 g
Grassi totali14.7 g
– Saturi2.13 g
– Monoinsaturi9.8 g
– Polinsaturi1.82 g
Carboidrati9 g
– Zuccheri0.66 g
– Fibre6.7 g
Calcio12 mg
Ferro0.55 mg
Magnesio29 mg
Fosforo52 mg
Potassio485 mg
Sodio7 mg
Zinco0.64 mg
Rame0.19 mg
Manganese0.14 mg
Selenio0.4 µg
Vitamina CNon specificato
Vitamina E2.07 mg
Vitamina K21 µg
Vitamina A146 IU
Vitamina B1 (Tiamina)0.07 mg
Vitamina B2 (Riboflavina)0.13 mg
Vitamina B3 (Niacina)1.74 mg
Vitamina B5 (Acido Pantotenico)1.39 mg
Vitamina B60.26 mg
Folato (Vitamina B9)81 µg

L’avocado è un frutto molto energetico, ricco di grassi buoni (monoinsaturi) e con percentuali contenute di grassi saturi, specialmente se paragonato ad altri frutti tropicali come il cocco. Privo di colesterolo, l’avocado contiene alte percentuali di fibre, di magnesio, di zinco, di potassio, di fosforo, di calcio, di ferro e di manganese oltre a ottimi livelli dI vitamina B3, B5, B6, E, K, C, di folati e di acido oleico omega 9. Oltre alla polpa, anche il seme dell’avocado contiene importanti nutrienti, come acidi grassi e alcoli. 

​Per quanto concerne invece le calorie, 100 gr.  di avocado forniscono circa 230 calorie, derivanti principalmente dai lipidi e dai grassi monoinsaturi, e 65 gr. di acqua; si tratta, dunque, di un frutto molto calorico che si consiglia di consumare principalmente a colazione e la cui quantità ideale giornaliera è rappresentata da 1/4 di frutto intero.

Valori nutrizionali avocado

​Mediamente, quindi, la porzione ideale a persona al giorno è di massimo 100 grammi (preferibilmente di 50 gr.) da mangiare principalmente a colazione, prima di fare attività sportiva o come sostitutivo di un secondo piatto, cercando sempre di non superare la quantità massima consigliata.  Non bisogna infatti dimenticare che un avocado intero può avere una dimensione variabile da 300 gr. sino a 1 kg, arrivando dunque ad apportare oltre 700 kcal da solo.

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Avocado: i benefici e le controindicazioni

L’avocado può apportare numerosi benefici alla salute, benefici derivanti principalmente dall’elevata concentrazione di grassi buoni. In primo luogo, un corretto consumo di avocado è consigliato per tutti coloro che soffrono di ipercolesterolemia e hanno quindi l’esigenza di abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue; grazie ai grassi vegetali dell’avocado, ricchi di acido oleico e di omega 3 è infatti possibile diminuire il livello di trigliceridi nel sangue e di incrementare quelli di lutenia, prezioso antiossidante che contribuisce anche al benessere del sistema cardiovascolare. 

​Oltre a ciò, consumare avocado nelle giuste quantità permette di favorire l’assorbimento di importanti nutrienti come i carotenoidi e può aiutare il dimagrimento contribuendo alla riduzione dei grassi nei tessuti mentre la presenza di importanti vitamine come la C e la E e di polifenoli ha un’azione antiossidante e permette di contrastare l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare. 

Infine la presenza di acqua e di minerali come potassio e magnesio permette di preservare e migliorare l’equilibrio idro-salino del corpo mentre le buone percentuali di manganese svolgono una funzione di attivazione enzimatica. Nonostante si tratti di un frutto altamente energetico e dalle innumerevoli proprietà benefiche, vi sono alcuni casi e condizioni per le quali il consumo di avocado dovrebbe essere evitato

​Innanzitutto si sconsiglia l’assunzione di avocado per le persone affette da grave sovrappeso o da obesità e questo perché le alte percentuali di acido oleico omega 6, stesso grasso presente nell’olio extra-vergine di oliva, non ne permettono l’inserimento in una dieta, quella mediterranea, basata appunto sull’olio extra-vergine di oliva come condimento; in questo caso, quindi, è necessario optare per una delle due fonti di grassi, affidandosi sempre al consulto del medico. Allo stesso modo è necessario rivolgersi a uno specialista in caso di allattamento, poiché il consumo di avocado potrebbe interferire con la produzione di latte mentre per le persone che soffrono di intolleranze o allergie, come quella al lattice, alle pesche, alle patate, ai pomodori, ai meloni, alle banane e ai kiwi, l’avocado sarebbe da evitare poiché potrebbe causare delle reazioni avverse. 

Come scegliere l’avocado

Quando si decide di acquistare un avocado è necessario prestate attenzione a un serie di aspetti, così da essere certi di portare in tavola un frutto né troppo maturo, né acerbo.  Per riconoscere un avocado perfetto dal punto di vista dello stato di maturazione è fondamentale controllare prima di tutto la buccia, che deve essere di colore verde scuro in maniera uniforme e priva di puntini marroni.  

Frutto avocado

​Molto importante è anche verificare con mano la consistenza del frutto, accertandosi che sia morbido ma non in maniera eccessiva poiché, in questo caso, l’avocado è troppo maturo e quindi non adatto al consumo alimentare. Un avocado maturo al punto giusto, e quindi ricco delle proprietà precedentemente elencate, ha poi il picciolo facilmente rimovibile e il colore della polpa che si scorge nel buchino del picciolo rimosso è giallo quindi né verde (in questo caso l’avocado è acerbo) né marrone (in questa ipotesi l’avocado è troppo maturo). 

​Se si acquista un avocado troppo acerbo è possibile farlo maturare più velocemente utilizzando alcuni trucchetti. Ad esempio è possibile metterlo in un sacchetto di carta con una mela o una banana per 1-2 giorni, lasciando che sia l’etilene, un ormone vegetale presente nella frutta, ad accelerare il processo di maturazione, oppure lo si può avvolgere in carta stagnola e poi metterlo in forno per circa 10 minuti a 200°, lasciandolo poi in frigo a raffreddare completamente. 

​Una volta consumato l’avocado, non buttare mai via il seme, visto che proprio dal nocciolo è possibile far germogliare facilmente la pianta. Se volete coltivare l’avocado a casa non dovete fare altro che pulire il nocciolo, infilare al suo interno tre stuzzicadenti in posizione perpendicolare e metterlo in un bicchiere d’acqua, immerso per metà. Il bicchiere con il nocciolo va posto in un luogo ben illuminato e trascorse circa cinque settimane compariranno le radici e poi il germoglio; a questo punto si rimuovono gli stuzzicadenti e si interra il seme in un vaso, avendo cura di fornire alla piantina umidità e calore. 

Come cucinare l’avocado

Capito come scegliere e come coltivare a casa un avocado, bisogna ora sapere come consumarlo. In linea di massima l’avocado, ovvero la sua polpa, si mangia crudo, visto che le cotture possono portare al rilascio di sostanze amare. Raramente, però, l’avocado viene mangiato come frutto fresco ma si tende ad accompagnarlo ad altri alimenti, specialmente alle ricette salate, e a trasformarlo in salse e condimenti, come la celebre guacamole, da spalmare su tramezzini o da servire con piatti di carne. 

Crema di avocado

​Vi sono, poi, moltissime altri modi per mangiare l’avocado; lo si può aggiungere alle insalate, lo si può rendere protagonista di un piatto unico, come nel caso del famoso avocado toast, oppure lo si può utilizzare come sostituto del burro e dell’olio di oliva, visto che l’olio di avocado può essere utilizzato sia come condimento a freddo che come olio per frittura. Non va, infine, dimenticato che l’avocado è perfetto per preparare delle colazioni energetiche e nutrienti; in questo caso lo si può abbinare a toast di pane integrale, a yogurt greco e a muesli oppure servirlo sotto forma di smoothie e di frullati.

Avocado: conservazione e costo 

L’avocado è un frutto che solitamente viene raccolto quando non è ancora completamente maturo per questo è importante sapere come conservarlo al meglio. Così se desiderate conservare perfettamente un avocado intero, non dovete fare altro che avvolgerlo in un sacchetto di carta e riporlo in frigo oppure tenerlo a temperatura ambiente ma ben lontano dalla luce del sole. 

​Nel caso, invece, di un avocado aperto dovete avere l’accortezza di spruzzare la polpa con succo di limone o di lime, avvolgere poi l’avocado rimasto nella pellicola trasparente e riporlo in frigorifero ben chiuso un un contenitore ermetico; in questo modo l’avocado si conserverà perfettamente per circa 3 giorni. Per quanto riguarda, poi, il taglio di un avocado per aprirlo perfettamente e facilmente non dovete fare altro che incidere verticalmente a metà il frutto e poi ruotare le due parti sino a quando non si staccano completamente dal nocciolo

​Se si utilizza solo metà del frutto, si suggerisce di lasciare il nocciolo nella parte non utilizzata così da evitare che la polpa si deteriori. L’avocado è oggi facilmente reperibile online e nei supermercati e nei negozi orto-frutticoli, dove viene solitamente venduto a pezzo. Il suo costo è variabile e dipende da una serie di fattori, come la varietà e il paese dei provenienza; in linea di massima i prezzi dell’avocado sono cresciuti in maniera esponenziale negli ultimi anni a seguito di un netto incremento della domanda e variano da 2,50 Euro a 3,50 Euro al pezzo mentre i prezzi al kg possono andare da un minimo di 15 Euro a un massimo di 20 Euro

Avocado FAQ

A cosa fa bene mangiare l’avocado?

L’avocado è benefico per la salute del cuore grazie ai suoi grassi monoinsaturi, può aiutare a mantenere un buon livello di colesterolo e supporta la salute della pelle e degli occhi grazie alla presenza di vitamine E e C.

Quando evitare l’avocado?

Evita l’avocado se sei allergico al lattice, poiché potresti sviluppare una sensibilità crociata. Inoltre, se assumi farmaci come il warfarin, consulta il tuo medico prima di aumentare il consumo di avocado a causa del suo alto contenuto di vitamina K, che può influenzare la coagulazione del sangue.

Quante volte a settimana mangiare l’avocado?

Non esiste una regola fissa, ma consumare avocado con moderazione come parte di una dieta equilibrata è consigliabile. Due o tre volte a settimana può essere un buon punto di partenza, considerando il suo elevato contenuto calorico.

Come si mangia l’avocado a colazione?

L’avocado può essere consumato a colazione in diversi modi: schiacciato su toast, aggiunto a frullati per cremosità e nutrienti, o come accompagnamento in una ciotola di cereali e frutta​.

Chi ha il colesterolo alto può mangiare l’avocado?

Sì, chi ha il colesterolo alto può beneficiare del consumo di avocado. È ricco di grassi monoinsaturi che possono aiutare a ridurre il colesterolo LDL (“cattivo”) e aumentare il colesterolo HDL (“buono”)​.

Come si conserva l’avocado una volta aperto?

Per conservare l’avocado una volta aperto, spruzzare il frutto con succo di limone o lime per ridurre l’annerimento, coprirlo con pellicola trasparente e riporlo in frigorifero. Consumare entro uno o due giorni per la migliore qualità.

Adrian
Adrian
Adrian e laureato in Scienze Motorie, è un esperto SEO con una forte passione per la nutrizione sportiva. Combina conoscenze scientifiche e esperienza pratica per offrire consigli affidabili su come i super alimenti possono migliorare performance sportiva e benessere quotidiano.