Rosa canina: la pianta spontanea alleata del benessere

La rosa canina (Rosa canina L o Rosa Iutetiana Léman), anche conosciuta con i nomi di rosa di macchia, rosa selvatica o rosa spina, è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Rosaceae molto diffusa sia in Italia che nel resto d’Europa. Ampiamente utilizzata fin dall’antichità per scopi fitoterapici, la rosa canina, che deriva il nome dalla sua efficace azione antirabbica, vanta moltissime proprietà curative, la maggior parte delle quali attribuibili all’elevata concentrazione di vitamina C nei cinorrodi. Usata per trattare un’ampia gamma di disturbi, come i sintomi influenzali, le infiammazioni e le reazioni allergiche, questo superfood apporta tanti altri benefici all’organismo ed è di facile assunzione da parte dell’uomo poiché disponibili in molti formati, quali tisane, integratori, polvere, infusi, olio (per uso topico) e tintura madre.

​Come detto, la rosa canina cresce spontaneamente e prevalentemente nelle campagne e nelle aree collinari sino ad un’altezza di massimo 1.900 metri; i suoi “habitat” ideali sono i margini dei boschi, le siepi e i campi incolti a condizione, però, che il suolo sia argilloso e che vi sia una buona esposizione al sole. Originaria dell’Europa, del Nord Africa e dell’Asia Occidentale, la rosa canina è una pianta erbacea della famiglia delle Rosaceae che cresce spontaneamente fino a quota 1.900 metri, privilegiando habitat come i boschi, specialmente quelli di abete, faggio e pino, e i terreni incolti.

​Questa specie pioniera preferisce i terreni limosi e profondi, dimostra una grande resistenza sia al caldo che al freddo e, a differenza delle rose coltivate, non è eccessivamente soggetta all’attacco di parassiti.

​La pianta di rosa canina, che può raggiungere un’altezza massima di 3 metri, presenta un fusto legnoso con rami forniti di piccole spine rosse, estremamente robuste e arcuate, foglie caduche, composte da 5/7 foglioline di piccole dimensioni, di forma ovale e con margine dentellato, e fiori formati da 5 petali, di colore rosa tenue e dal profumo poco intenso. La fioritura avviene da maggio a giugno mentre la maturazione delle bacche si ha tra ottobre e novembre; le bacche della rosa canina, che sono di forma ovoidale e di colore rosso acceso, sono dette falsi frutti e questo perché il vero frutto della pianta è il seme (achene) contenuto all’interno delle bacche stesse.

​I semi della rosa canina, che insieme alle bacche forma i cinorrodi, sono di piccole dimensioni, di colore giallo e ricoperti da una peluria sottile ma fitta. Sull’origine del nome della pianta vi sono diverse teorie, visto che secondo alcune ipotesi sarebbe da ricondurre a Plinio il Vecchio che nel suo trattato “Historia Naturalis” descrive la rosa canina come un ottimo rimedio per combattere il virus della rabbia, mentre altre ritengono che il nome sia dovuto alla particolare forma delle spine che ricordano, appunto, la dentatura canina.

Quali sono le proprieta’, i benefici e le controindicazioni della rosa canina

NutrienteValore per
100 g
Calorie162 kcal
Carboidrati38.22 g
– Zuccheri2.58 g
– Fibre24.10 g
Proteine1.60 g
Grassi totali0.34 g
Vitamina C426 mg
Vitamina A217 mcg
Vitamina E5.84 mg
Vitamina K25.9 mcg
Calcio169 mg
Ferro1.06 mg
Magnesio69 mg
Fosforo61 mg
Potassio429 mg
Sodio4 mg
Zinco0.25 mg
Manganese1.02 mg

La rosa canina è ricca di componenti benefici per la salute e il benessere dell’organismo e, a fini fitototerapici, sono utilizzati specialmente i semi della pianta sebbene anche anche le gemme e le bacche stesse possano essere impiegate per la produzione di macerato glicerico, tintura madre, tisane, decotti e integratori.

​Dall’azione antinfiammatoria, depurativa, antiossidante, diuretica e immunostimolante, le più importanti proprietà terapeutiche della rosa canina sono date innanzitutto dall’elevato contenuto di vitamina C (acido ascorbico presente nella misura di ben 2.200 mg per 100 gr.) ma anche dalla presenza di acidi quali l’acido malico e l’acido citrico oltre che dai buoni livelli di carotenoidi, tannini, flavonoidi, antociani e pectine. Nella rosa canina, cha apporta 162 kcal per 100 gr., si trovano anche acqua (59 gr.), carboidrati (38 gr) e fibre (24 gr.) oltre a proteine (1,6 gr.), sali minerali, come fosforo, sodio, ferro, manganese, rame e zinco, e vitamine, quali la vitamina A, E, K e del gruppo B (B1, B2,B3, B5).

Una ciotola di olio di semi di rosa canina con cinorrodi essiccati

​I benefici per il corpo, derivanti dalla corretta assunzione di rosa canina, sono dunque numerosi e attengono, soprattutto, alla capacità di questa pianta di contrastare le infiammazioni delle prime vie respiratorie, del naso e degli occhi (asma, riniti, congiuntivite, faringiti, otiti, raffreddore, tosse), di rafforzare le difese immunitarie, migliorando la risposta ad attacchi batterici, e di attenuare i sintomi dell’artrite e delle affezioni osteoarticolari. Oltre a ciò, la rosa canina svolge un’azione antiossidante, ed è quindi in grado di contrastare l’attacco dei radicali liberi, ha effetti energizzanti ed è utile all’assorbimento di calcio e ferro, può essere efficace contro il colesterolo cattivo, favorisce il dimagrimento riducendo l’indice di massa grassa ed è capace di tonificare e rigenerare la pelle, mostrandosi particolarmente utile nel contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo.

​Passando alle controindicazioni, la rosa canina può essere considerata sicura sebbene il suo uso sia sconsigliato alle persone affette da allergie o ipersensibilità a uno o più dei suoi componenti. Allo stesso modo, è bene evitare la rosa canina in gravidanza o allattamento, quando si assumono determinati farmaci, come ad esempio antiacidi o antidepressivi, o quando si seguono cure a base di estrogeni.

​Infine, va ricordato che la rosa canina contiene nichel e che quindi le persone affette da allergie a questa sostanza dovrebbero non assumerla.

Che vitamine contiene la rosa canina: la vitamina C e i suoi benefici

Una delle caratteristiche principali della rosa canina è quella di contenere elevati quantità di vitamina C, anzi nelle bacche di rosa canina si trovano le concentrazioni più elevate di vitamina C del mondo vegetale. Non è quindi un caso che questa pianta venga utilizzata per la produzione di integratori di acido ascorbico, una vitamina che l’organismo non è in grado di sintetizzare, e che deve quindi essere introdotta con la dieta, ma della quale necessita in specifiche quantità per funzionare correttamente (il fabbisogno giornaliero di vitamina C è pari a 40 mg per i bambini, 75 mg per le donne e 90 mg per gli uomini).

​La vitamina C è estremamente importante per la salute e il benessere del corpo poiché possiede proprietà immunostimolanti, antiossidanti e antianemiche, dimostrandosi efficace anche nei processi di riparazione dei tessuti. Inserire questa vitamina nell’alimentazione contribuisce, dunque, a prevenire disturbi influenzali, a contrastare l’affaticamento muscolare, a ridurre i livelli di colesterolo cattivo nel sangue, a migliorare l’assorbimento di calcio e ferro e a contrastare l’azione dei radicali liberi, con la conseguenza di rallentare i processi di invecchiamento della pelle.

​Oltre a ciò, la vitamina C è considerata un valido supporto nella produzione di collagene, è in grado di facilitare la riparazione dei tessuti connettivi, è capace di ottimizzare la guarigione delle ferite, migliora la circolazione sanguina e ha effetti positivi anche sull’umore.

A cosa serve la rosa canina e quando prenderla

Viste le sue innumerevoli proprietà, la rosa canina è ampiamente utilizzata in erboristeria e in fitoterapia come ingrediente di preparati antiossidanti, vitaminizzanti, antiallergici e immunomodulati. I prodotti a base di rosa canina, realizzati con i cinarrodi freschi o essiccati, possono essere di diversa tipologia, ovvero integratori, decotti, tè, tisane, tintura madre, macerati e olio di rosa canina.

Te alla rosa canina con bacche di rosa canina

​Ogni prodotto, poi, ha proprie caratteristiche e viene assunto per ottenere uno specifico effetto; le tisane di rosa canina, ad esempio, sono usate per rafforzare le difese immunitarie e per migliorare la circolazione sanguigna, la tintura madre risulta utile per combattere i sintomi influenzali, i macerati di petali di rosa canina sono ideali per alleviare fastidi come il mal di gola mentre l’olio di rosa canina risulta particolarmente indicato per mantenere in salute denti e gengive e per prevenire infiammazioni e infezioni gengivali.

​Gli integratori di rosa canina, invece, preparati con estratti secchi incapsulati in compresse vegetali o molli o disponibili sotto forma di polvere, sono un valido supporto per le difese immunitarie, aiutano l’organismo a proteggersi dallo stress ossidativo, riducono affaticamento e stanchezza, contribuiscono al giusto funzionamento del sistema nervoso e supportano l’assorbimento del ferro.

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​La rosa canina è ampiamente utilizzata anche in cosmesi poiché rappresenta un importante ingrediente per creme lenitive, anti-rughe e tonificanti; l’alta concentrazione di vitamina C, ma anche la presenza di altre vitamine, come la A e la E,  di carotenoidi e di acidi, quali l’acido oleico e l’acido trans-retinoico, permette di migliorare la texture della pelle attenuandone segni e imperfezioni come acne, rughe, cicatrici ed eczemi.

​L’olio di rosa canina si rivela poi efficace anche per idratare il cuoi capelluto, diminuendone prurito e secchezza, e per limitare i danni causati da un’eccessiva esposizione al sole. L’uso dei prodotti a base di rosa canina è consigliato in autunno e in inverno, sia per prevenire i malanni tipici di queste stagioni sia per curare eventuali disturbi.

Bacche di rosa canina: quante assumerne e come conservarle

Come detto, le bacche di rosa canina sono i falsi frutti della pianta e si distinguono per il loro caratteristico colore rosso acceso e per la loro consistenza carnosa. I frutti (o meglio i cinorrodi), che crescono sull’arbusto cespuglioso, vengono accolti tra l’autunno e l’inverno e sono ampiamente utilizzati per la preparazione di rimedi naturali, particolarmente efficaci per la cura dei sintomi influenzali.

​In seguito alla raccolta, le bacche sono sottoposte a un particolare processo per consentire una conservazione adeguata; innanzitutto sono accuratamente strofinate con un panno umido, vengono poi aperte e private dei semi e della peluria interna e successivamente lasciate a essiccare in un luogo asciutto a una temperatura di circa 40° per poi essere conservate in barattoli chiusi ermeticamente.

​Le bacche di rosa canina, sia fresche che essiccate, sono usate per la preparazione di centrifugati, estratti e tisane dalle proprietà anti-influenzali ma risultano ideali anche per lenire le infiammazioni gastrointestinali o per favorire la digestione e la diuresi. L’assunzione di tisane, infusi e decotti a base di bacche di rosa canina è consigliata tre volte al giorno, al fine di ottenere gli effetti desiderati.

Semi di rosa canina: come utilizzarli

I semi di rosa canina o acheni, contenuti nelle bacche, sono i veri frutti della pianta e possono essere utilizzati per produrre nuove piante di rosa canina. Per fare ciò, però, è importante raccogliere con cura i semi e sottoporli a un preciso procedimento. Le bacche di rosa canina devono, infatti, essere raccolte al momento giusto, ovvero tra ottobre e novembre quando sono giunte alla piena maturazione. Fatto ciò, le bacche vanno pulite e poi aperte a metà, facendo attenzione nell’eseguire il taglio per la loro lunghezza; una volta aperte è è necessario rimuovere la peluria e separarla dai semini che, come detto, possono essere utilizzati per riprodurre una rosa da seme.

Te alla rosa canina

​Per far sì che i semi possano germinare è però necessario sottoporli alla cosiddetta vernalizzazione, una tecnica che consiste nell’esporre i semini al freddo (mettendoli in frigo o in una serra) così da “risvegliarli” dalla loro fase dormiente convincendoli che vi sono le condizioni climatiche giuste per germogliare. Le rose prodotte da questi semi sono botaniche e ognuna di esse avrà proprie specifiche caratteristiche e qualità.

Rosa canina in cucina: come preparare un infuso e una tisana di rosa canina

L’uso della rosa canina in cucina si presta in particolare alla preparazione di tisane, infusi e decotti, sebbene con le sue bacche sia possibile realizzare anche una gustosa marmellata oppure una salsa speciale, indicata soprattutto per accompagnare piatti a base di carne.

​Gli infusi e le tisane a base di rosa canina sono di semplice preparazione ma i benefici che si ottengono dal loro consumo sono davvero numerosi. Per preparare un infuso di rosa canina avete bisogno di un cucchiaio di bacche e di circa una tazza d’acqua; mettete l’acqua a bollire in un pentolino e prima che giunga al punto di ebollizione aggiungete le bacche per poi spegnere la fiamma e lasciare in infusione per circa 10 minuti.

​La preparazione della tisana di rosa canina è sostanzialmente simile a quella dell’infuso; in questo caso è possibile utilizzare sia le bacche, fresche o essiccate, oppure la polvere di rosa canina. Sia per le tisane che per gli infusi è necessario filtrare il composto prima di consumarlo ed è possibile berli caldi ma anche freddi per un effetto dissetante.

Come fare l’olio di rosa canina

Una bottiglia di olio di semi di rosa canina con cinorrodi freschi

L’olio di rosa canina viene utilizzato soprattutto per la cura di pelle e capelli, visti i suoi effetti cicatrizzanti, leviganti e antiossidanti. Questo particolare olio può essere acquistato in erboristeria ma è altresì possibile preparalo in casa utilizzano le bacche di rosa canina. Il procedimento, infatti, non è complesso e gli ingredienti di cui si ha bisogno sono pochi.

  1. Raccolta delle bacche di rosa canina

    Procurati 120 grammi di bacche di rosa canina fresche e mature. Assicurati che siano di colore rosso brillante e dalla consistenza soda. Lavale accuratamente sotto acqua corrente fredda e asciugale delicatamente con un panno pulito.

  2. Infusione dell’olio

    Scegli un olio di base, come olio di mandorle, di oliva o di jojoba. Metti le bacche pulite in una pentola di piccole dimensioni con circa 400 ml di olio. Lascia in infusione a bassa temperatura (non superiore ai 38°C) per circa 8 ore, facendo attenzione a non surriscaldare l’olio per preservarne le proprietà.

  3. Filtrazione dell’olio

    Dopo l’infusione, filtra l’olio per rimuovere le bacche e qualsiasi residuo solido. Utilizza un colino fine o un telo di cotone per assicurarti di rimuovere tutti i solidi.

  4. Conservazione dell’olio

    Versa l’olio filtrato in un contenitore ermetico e conserva in un luogo fresco e buio o nel frigorifero per preservarne la freschezza e le proprietà benefiche. L’olio è pronto per essere usato per la cura della pelle e dei capelli.

​L’olio di rosa canina ha una durata di circa 6 mesi ma per conservare intatte le sue qualità è indispensabile riporlo in un contenitore scuro, così da tenerlo al riparo dalla luce.

Rosa canina: dove acquistarla e quanto costa

La rosa canina, sotto forma di polvere, bacche, integratori e infusi, può essere acquistata online, in erboristeria o nei negozi biologici specializzati nella vendita di prodotti biologici e fitoterapici.

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​Il costo della rosa canina può variare a seconda della tipologia di prodotto scelto (polvere, bacche fresche o essiccate) e della quantità; in linea di massima i prodotti bio hanno un prezzo leggermente più alto ma garantiscono una qualità superiore.

​Disponibili anche online, i prodotti a base di rosa canina hanno un prezzo medio che varia da circa 7 Euro per 250 grammi di prodotto a 18 Euro per un chilo. L’olio di rosa canina, molto apprezzato in cosmesi, ha invece un prezzo più alto partendo dai 9 Euro sino oltre i 30 Euro a confezione.

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ROSA CANINA faq

Quando raccogliere bacche di rosa canina?

Le bacche di rosa canina si raccolgono idealmente in autunno, tra settembre e novembre, dopo le prime gelate che ne dolcificano il sapore. Questo periodo consente di ottenere frutti più morbidi e gustosi, ideali per la preparazione di prodotti conservati.

A cosa serve la rosa canina?

Ricca di vitamina C, la rosa canina è utilizzata per potenziare il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione. I suoi estratti sono impiegati in cosmetica per le proprietà antietà e nella preparazione di tisane e integratori per il benessere generale.

Dove piantare la rosa canina?

Questa pianta ama il sole ma tollera anche la mezz’ombra, e cresce meglio in terreni ben drenati. È perfetta per creare siepi o come elemento decorativo in giardini naturali, dove può espandersi e attrarre fauna selvatica benefica.

Quanto cresce la rosa canina?

La rosa canina può crescere fino a 1-3 metri di altezza e larghezza. Se non gestita, può diventare invasiva, quindi è importante effettuare potature regolari per controllarne la crescita e mantenere un aspetto ordinato.

Come raccogliere le bacche di rosa canina?

Per raccogliere le bacche, indossa guanti per proteggerti dalle spine e utilizza un paio di forbici da giardino per staccare i grappoli. È essenziale pulire le bacche con attenzione dopo la raccolta, eliminando i peli interni che possono essere irritanti se non rimossi.

Adrian
Adrian
Adrian e laureato in Scienze Motorie, è un esperto SEO con una forte passione per la nutrizione sportiva. Combina conoscenze scientifiche e esperienza pratica per offrire consigli affidabili su come i super alimenti possono migliorare performance sportiva e benessere quotidiano.