Cumino: la spezia orientale alleata del benessere

Spezia originaria della Siria e dell’Egitto, poi diffusasi in tutto il bacino del Mediterraneo e nel continente americano, il cumino è conosciuto sin dai tempi antichi poiché già utilizzato dagli Egizi come cura per una serie di disturbi mentre i Greci e i Romani lo impiegarono principalmente come ingrediente alimentare.

​Importante merce di scambio durante il Medioevo, al cumino sono stati attribuiti poteri magici; la dottrina taoista lega il cumino all’elemento dell’acqua mentre la tradizione ayurvedica indiana ritiene che questa pianta abbia la capacità di proteggere dal malocchio. Per quanto riguarda, invece, l’etimologia del nome pare che il termine “cumino” derivi dall’arabo “Kamūn”, parola che sarebbe da ricondurre alla città persiana di Kerman che, secondo la leggenda, era la principale produttrice di cumino di tutta l’antica Persia.

​Nei diversi paesi del mondo, al cumino vengono attribuiti anche altri nomi, come ad esempio in India dove è conosciuto con il termine di “jeera”,  in Pakistan dove è noto come “zeera”, in Turchia dove il cumino è chiamato “kimyon” o, ancora, in Cina dove si utilizza il termine “ziran”.

​Il cumino, specialmente in alcune parti del mondo, viene spesso confuso con altre spezie, come il Carum carvi o cumino dei prati, una pianta che presenta frutti simili a quelli del cumino ma che si caratterizza per un aroma decisamente diverso, o il cumino nero (Benium persicum), “imparentato” con il cumino ma tipico solo di alcune zone come l’India e il Tagikistan.

Che cos’e’ e cosa c’e’ nel cumino

Il cumino è una spezia ottenuta dai frutti del Ciminum cyminum, una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia Apiaceae, della quale fanno parte anche il finocchio, il coriandolo e l’aneto.

​I frutti della pianta di cumino, originaria probabilmente della Siria e oggi coltivata soprattutto in Medio Oriente, in India, in Cina e in alcuni paesi del Mediterraneo come la Turchia, sono ampiamente utilizzati in cucina, soprattutto in quella orientale, ma vengono anche impiegati come rimedi naturali per trattare e curare diversi tipi di disturbi, come problemi digestivi e infiammazioni muscolari.

​Il cumino si caratterizza per un sapore pungente ma piacevole, con sentore di limone, mentre l’odore della spezia, muschiato e amarognolo, è persistente, forte e contraddistinto da note balsamiche.

​Sotto il profilo nutrizionale, il cumino, che apporta circa 370 kcal per 100 gr., è un vero e proprio superalimento. Infatti, risulta essere ricco di mucillagini, tannini e flavonoidi oltre che di vitamine, specialmente quelle del gruppo B (B1, B2, B3, B6 e B9 acido folico), di vitamina C (acido ascorbico) e di vitamina K, e di sali minerali, tra i quali bisogna segnalare in particolare il ferro, il potassio, il calcio, il selenio, il fosforo, il magnesio, il sodio e il manganese.

​Fonte di beta-carotene e luteina, il cumino presenta buoni livelli di acido oleico, grasso monoinsaturo appartenente alla famiglia degli acidi grassi omega 9, di acido linoleico, acido grasso essenziale della famiglia degli omega 6, e di carvone, terpenoide presente principalmente nell’olio di semi di cumino dei prati, distinguendosi, inoltre, anche per la ricchezza di antiossidanti e per i buoni livelli di fibre, quest’ultime fondamentali per mantenere in salute l’intestino.

Cumino: cenni di botanica, sapore e odore

Il cumino è, come detto, una pianta erbacea annuale della famiglia Apiaceae che si caratterizza per il fusto sottile e ramificato e la cui altezza può variare dai 20 ai 30 centimetri.

Pianta Cumino

​La pianta di cumino, che si adatta bene ai terreni sabbiosi e ai climi caldi, presenta delle foglie disposte a pettine, simili a quelle del finocchio e lunghe dai 5 ai 10 cm, e dei fiori, sistemati a ombrella, di piccole dimensioni e colore bianco o rosa

​Il frutto del cumino (detto anche achene) è, invece, ovoidale, lungo circa 5 mm e rivestito da un guscio legnoso e molto duro; all’interno di ogni frutto si trova un unico seme il cui aspetto ricorda quello del seme di finocchio o di anice differenziandosene, però, per le più piccole dimensioni e per il colore scuro. La raccolta dei frutti avviene quando le ombrelle giungono a completa maturazione; a questo punto, si lasciano essiccare e si esegue successivamente una leggera battitura così da separare frutti e semi.

​I frutti del cumino, già utilizzati dagli Egizi e dai Romani e addirittura citati nell’Antico Testamento, sono, come detto, di colore marrone scuro con riflessi dorati e di forma allungata e la spezia che si ottiene dai suoi semi si caratterizza per un gusto deciso e amaro mentre l’aroma è intenso, forte e vagamente dolciastro, caratteristica dovuta all’abbondante presenza di oli essenziali come ad esempio l’aldeide cuminica.

​Il cumino è ampiamente utilizzato nella cucina mediorientale e nordafricana, dove viene impiegato soprattutto come condimento per zuppe, ortaggi e per piatti a base di riso e carne, in India, dove oltre che come spezia è anche usato come componete di base per il curry, e in Messico, dove viene adoperato anche come ingrediente per il guacamole e per la polvere di chili

Quali sono le proprieta’, i benefici e le controindicazioni del cumino

Il cumino possiede, come visto, tantissime proprietà nutrizionali ed è quindi in grado di apportare una serie di benefici al corpo; non è infatti un caso che la medicina ayurvedica consideri questa spezia come potente rimedio naturale.

​Le proprietà benefiche del cumino vanno ascritte soprattutto alla presenza di antiossidanti e ai buoni livelli sia di sali minerali che di fibre. Le fibre, difatti, sono di grande supporto alla salute dell’intestino perché aiutano il transito intestinale e contribuiscono all’eliminazione delle tossine mentre i sali minerali sono di aiuto a diverse funzioni dell’organismo.

​Nel dettaglio, il calcio, che nel cumino è presente davvero in quantità elevate (900 mg per 100 gr.), contribuisce alla mineralizzazione di ossa e denti e svolge un’azione preventiva nei confronti di patologie come l’osteoporosi, il fosforo supporta la riparazione cellulare e aumenta l’attività metabolica dei muscoli, il ferro rafforza il sistema immunitario e favorisce la produzione di emoglobina, il potassio aiuta a smaltire i liquidi in eccesso e regola la frequenza cardiaca, il selenio fortifica le difese immunitarie e rallenta i processi di invecchiamento mentre il manganese è di sostegno alla tiroide e incrementa l’elasticità dei tendini.

Benefici Cumino

​Un ruolo importante giocano, poi, anche le vitamine contenute nel cumino; in particolare la vitamina B1 mantiene in salute il sistema nervoso, la B2 previene i disturbi alla vista ed è fondamentale nel processo metabolico, la B3 favorisce la digestione e supporta la circolazione del sangue, la B6 contribuisce alla produzione di globuli rossi e anticorpi e aiuta a metabolizzare il colesterolo in eccesso, la B9 (acido folico) si rivela utile per la crescita e la riproduzione cellulare, la vitamina C è indispensabile per la formazione di collagene mentre la vitamina K è di sostegno nella prevenzione di emorragie interne.

​Tra le proprietà del cumino non si possono poi non citare l’acido oleico che mantiene sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue e l’acido linoleico che sostiene la crescita cellulare ed è parte della sintesi di specifiche molecole responsabili della regolazione della coagulazione del sangue.

​A queste importanti proprietà del cumino si aggiungono, poi, molti altri benefici per la salute e il benessere del copro. Il cumino, infatti, è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema digestivo ed è in grado di attenuare disturbi come il meteorismo grazie alle sue proprietà carminative, è importante per il miglioramento del profilo lipidico sia per quanto concerne i trigliceridi sia per quanto riguarda il colesterolo, possiede proprietà preventive relativamente alle patologie oncologiche, dovute al timochinone un potente antiossidante capace di contrastare l’azione dei radicali liberi, ed è di supporto nel limitare e rallentare i processi di invecchiamento, data la buona presenza di antiossidanti.

​Oltre a ciò, il cumino fortifica le difese immunitarie, aiuta a contrastare lo stress svolgendo un’azione calmante, è un potente antinfiammatorio e antimicrobico, si rivela efficace nella cura di infiammazioni dell’apparato respiratorio, contrasta patologie come l’osteoporosi e si rivela particolarmente utile contro l’alitosi. Pur risultando generalmente sicuro, ci sono dei casi in cui si sconsiglia l’assunzione di cumino.

​In linea di massima il cumino, sia sotto forma di spezia che di semi, non dovrebbe essere consumato dalle persone affetta da allergie a questo prodotto e da chi è colpito da patologie al fegato. Il cumino presenta anche delle controindicazioni in gravidanza, poiché alcuni suoi principi potrebbero anticipare le contrazioni, quando si assumono dei medicinali fotosensibilizzanti e quando si seguono delle terapie ormonali.

Come si usa il cumino per dimagrire

Tra le proprietà del cumino vi è anche quella di favorire la perdita di peso, il che significa che questa spezia può essere di supporto nelle diete dimagranti. Il cumino, infatti, aiuta il dimagrimento poiché, come altre spezie e tipi di erbe, è in grado di svolgere un’azione termogenica, ovvero aiuta l’organismo a bruciare un numero maggiore di calorie grazie a un’accelerazione del metabolismo.

​Oltre a ciò, il cumino è altresì in grado di stimolare il senso di sazietà e di migliorare i processi digestivi, supportando così l’eliminazione di tossine e di liquidi in eccesso e limitando anche la formazione dei gas intestinali (sgonfiando la pancia).

​Per usare il cumino per dimagrire è però necessario assumerlo nelle dosi adeguate e inserirlo sempre in un regime alimentare equilibrato, accompagnato da un’attività fisica adeguata e quotidiana. In linea di massima, si suggerisce di assumere circa 3 gr. di cumino al giorno (un cucchiaio di caffè), come polvere da aggiungere allo yogurt a colazione o alle zuppe e alle minestre a pranzo o a cena.

​Il cumino può, inoltre, essere usato anche come ingrediente per la preparazione di bevande, come l’acqua e la tisana di cumino o il decotto di cumino e semi di anice. 

Come si preparano l’acqua di cumino e la tisana di cumino

L’acqua di cumino e la tisana di cumino sono molto utili per il benessere dell’organismo perché migliorano la digestione, aiutano a sgonfiare la pancia e attenuano sia l’acidità che i gas intestinali. Oltre a ciò, inserire il cumino nella propria alimentazione sotto forma di bevanda, può contribuire a rendere più forti le difese immunitarie e a disintossicare il corpo, liberandolo tanto dalle tossine quanto dai liquidi in eccesso.

Tisana di Cumino

Preparare l’acqua di cumino è molto semplice poiché è sufficiente lasciare due cucchiai di semi di cumino in infusione in un bicchiere d’acqua per tutta la notta, lasciando riposare il tutto e filtrando il composto al mattino primo di berlo.

​La variante indiana dell’acqua di cumino prevede invece di bollire i semi in un litro di acqua per circa 15 minuti, di setacciare il tutto a cottura ultimata (ovvero quando l’acqua assume un colore marrone scuro) e di bere la bevanda ottenuta al naturale o di aggiungere un cucchiaio di zucchero di canna o di miele per smorzarne il sapore forte. La tisana di cumino, anch’essa ricca di proprietà digestive e carminative, si prepara come un decotto ovvero portando a ebollizione l’acqua per poi aggiungervi due cucchiai di semi di cumino e lasciando il tutto in cottura per circa 8 minuti.

​A cottura ultimata, il composto viene lasciato riposare per 5 minuti per poi essere filtrato prima di berlo. A questa ricetta di base, si possono aggiungere delle varianti, ad esempio mischiando i semi di cumino con quelli di finocchio, unendo il cumino con lo zenzero in polvere oppure arricchendo la bevanda con altre erbe come la betulla e la melissa.

Cumino: quando assumerlo, dove comprarlo e quanto costa

Il modo migliore per assumere il cumino è sicuramente quello di sceglierlo sotto forma di polvere sebbene anche i semi di cumino, come visto precedentemente, si prestano a diversi usi in cucina. In linea di massima, la dose giornaliera consigliata di cumino è di circa 3 grammi, pari a un cucchiaino da caffè, da suddividere preferibilmente nei tre pasti principali della giornata.

​Il cumino, sia in semi che in polvere, è oggi facilmente facilmente reperibile ed è quindi possibile acquistarlo sia presso i supermercati ben forniti che presso le erboristerie e i negozi specializzati nella vendita di prodotti esotici. Il prezzo del cumino è considerato nella media e generalmente un chilo di prodotto, sia in polvere che in semi, ha un costo variabile dai 9 ai 13 Euro.

COSA SI PUO’ FARE CON IL CUMINO: GLI USI IN CUCINA

Il cumino è un ingrediente molto diffuso e utilizzato nella cucina indiana, messicana e nord-africana, dove viene apprezzato per il suo gusto intenso e deciso. Il cumino in cucina può essere impiegato sia sotto forma di semi che di polvere; se si vuole usare la polvere di cumino si consiglia di macerare i semi immediatamente prima dell’uso, così da conservarne intatti aroma e sapore.

Cumino in polvere

​Visto che il sapore del cumino è particolarmente amaro e forte, con un retrogusto piccante, il suo utilizzo è indicato soprattutto per i piatti a base di carne e di formaggi, sebbene questa spezia si sposi bene anche con gli ortaggi, nello specifico con le patate e i cavoli. Quando si usano i semi di cumino o il cumino in polvere, il consiglio è di non esagerare con le dosi, specialmente se non si è abituati al sapore, e questo perché il loro gusto intenso potrebbe andare a coprire tutti gli altri ingredienti del piatto.

​Detto questo, il cumino in polvere può essere utilizzato per insaporire zuppe e vellutate di ortaggi o per dare un tocco in più ai piatti a base di pesce e carne e alle salse mentre i semi di cumino possono essere impiegati sia per preparare marinature a base di olio extra-vergine di oliva o soia sia per arricchire le insalate che per dare sapore a prodotti da forno come cracker, pane e focacce.

​Per quanto riguarda le ricette, tra le più celebri che hanno il cumino come ingrediente ci sono  falafel di ceci e cumino, pollo al curry, humus di ceci, cous cous di verdure e riso basmati al cumino.

Che differenza c’e’ tra cumino e curcuma

Cumino e curcuma sono spesso confuse mentre in realtà si tratta di due spezie completamente diverse, sia nell’aspetto che nelle caratteristiche. La curcuma, infatti, viene da un genere di piante appartenenti alla famiglia Zingiberaceae mentre il cumino (Cuminum cyminum) appartiene alla famiglia Apiaceae; le due famiglie di piante hanno particolarità proprie che, ovviamente, si riflettono anche sui loro prodotti. Oltre a ciò la curcuma, ottenuta dalla polverizzazione delle radici della pianta, ha un tipico colore giallo/arancione brillante mentre il cumino, sia in semi che in polvere, è di colore bruno piuttosto scuro.

​Le due spezie differiscono, infine, anche nel sapore visto che la curcuma ha un gusto delicato, speziato e con note aspre che ricordano il timo mentre il cumino ha un sapore più deciso e pungente, leggermente amaro e pepato.

CUMINO faq

Che sapore ha il cumino?

Il cumino ha un sapore pungente, terroso e leggermente amaro. È caldo con note di nocciola e pepe, il che lo rende ideale per piatti speziati. Il suo aroma è forte e penetrante, spesso associato alla cucina messicana, mediorientale e indiana.

A cosa fa bene il cumino?

Il cumino è noto per i suoi numerosi benefici per la salute. È ricco di ferro, contribuisce alla digestione e può aiutare a migliorare la regolarità intestinale. Le sue proprietà antiossidanti e anti-infiammatorie aiutano a ridurre l’infiammazione e a combattere i radicali liberi. Inoltre, il cumino è studiato per il suo potenziale impatto nel migliorare la glicemia e il controllo del colesterolo.

Quali sono le controindicazioni del cumino?

Il cumino è generalmente sicuro quando consumato nelle quantità normalmente presenti nella dieta, ma può causare effetti collaterali se assunto in dosi eccessive. Alcuni effetti possono includere bruciore di stomaco, acidità e disturbi digestivi. Le persone con ulcere o problemi gastrointestinali dovrebbero usarlo con cautela. Inoltre, il cumino può interferire con alcuni farmaci, quindi è consigliabile consultare un medico se si stanno assumendo farmaci regolarmente.

Come si usa il cumino per dimagrire?

Il cumino è spesso incluso in diete per la perdita di peso grazie alle sue proprietà che possono migliorare il metabolismo e la digestione. Un modo comune per utilizzarlo è aggiungerlo ai pasti o bere acqua di cumino, che si prepara lasciando in infusione i semi di cumino in acqua bollente. Questo può aiutare a stimolare il metabolismo e a sentirsi sazi più a lungo.

Che differenza c’è tra cumino e Comino?

In realtà, “cumino” e “comino” sono due nomi per la stessa spezia. Il termine “cumino” deriva dal latino “Cuminum”, mentre “comino” è la traslitterazione dell’italiano. Non ci sono differenze tra i due; si tratta semplicemente di variazioni linguistiche nella denominazione della stessa spezia.

Adrian
Adrian
Adrian e laureato in Scienze Motorie, è un esperto SEO con una forte passione per la nutrizione sportiva. Combina conoscenze scientifiche e esperienza pratica per offrire consigli affidabili su come i super alimenti possono migliorare performance sportiva e benessere quotidiano.