Te’ Matcha: guida alla bevanda superfood sempre piu’ di tendenza

Il Matcha è un tè verde molto pregiato e originario del Giappone, paese in cui viene coltivato e consumato da millenni. 

Estremamente diverso dal classico tè verde, il matcha è sottoposto a un particolare processo di coltivazione e di raccolta, oltre che a una speciale preparazione del tè che prevede di sciogliere la polvere di matcha, ottenuta dalla macerazione delle foglie, nell’acqua per poi consumarla in sospensione mentre per il classico tè la preparazione avviene per infusione. 

​Del tè matcha, divenuto negli ultimi anni famoso in tutto il mondo in virtù dei suoi numerosi benefici per la salute, esistono diverse varietà, sebbene la più pregiata è quella proveniente dalla regione di Uji, dove le particolari condizioni climatiche consentono la coltivazione di un matcha particolarmente prezioso. 

​Utilizzato durante la cerimonia del tè (il Cha no yu), una delle arti tradizionali zen più importanti, in Giappone il tè matcha non viene consumato solo come bevanda ma anche come spezia e come colorante per moltissimi piatti come la soba e il mochi.

The Matcha: che cos’e’

Primo piano di una donna che tiene la bevanda Matcha

Il Matcha è un tè verde in polvere originario della Cina, dove veniva utilizzato già sotto la dinastia Sui. Furono, tuttavia, i monaci buddisti giapponesi a scoprire gli enormi benefici di questo superfood e ad affinarne e perfezionarne i metodi di coltivazione e di raccolta. 

Il tè matcha, infatti, si produce utilizzando soltanto le foglie di migliore qualità (le tencha), cresciute rigorosamente all’ombra e raccolte soltanto a mano; le foglie sono poi sottoposte a un trattamento al vapore, il cui scopo è quello di salvaguardarle dal processo di ossidazione così da conservarne intatti sia il sapore che il colore. La polvere di matcha si ottiene dalla macinatura delle foglie, che va effettuata soltanto con pietre di granito sino a ottenere una polvere ultra-sottile. 

​Esistono due tipi principali di tè matcha; il koicha, prodotto dalle piante di età superiore ai 30 anni, e l’usucha, ricavato invece dalle piante di età inferiore. Il paese di coltivazione ideale del tè matcha è il Giappone, ove vi sono delle condizioni climatiche particolarmente favorevoli, mentre le regioni dove si producono le varietà più pregiate e ricercate sono Uji, prefettura di Kyoto, la prefettura di Kagoshima, la prefettura di Aichi e la prefettura di Shizuoka. La tipologia di matcha varia in base all’area di coltivazione e in generale le principali varietà delle piantagioni sono Asahi, Okumidori, Samudori e Yabukita, quest’ultima considerata come la più rinomata in assoluto.

Matcha: metodo di coltivazione e produzione

A rendere speciale il tè matcha sono sicuramente i procedimenti di coltivazione, raccolta e produzione che ancora oggi seguono antiche tradizioni. 

​La coltivazione avviene utilizzando le piante della varietà di tè verde Tencha, fatte crescere rigorosamente all’ombra, ovvero coperte da reti (per un periodo di tempo che può andare dai 20 ai 60 gironi prima del raccolto) che riducono di ben il 90% la luce del sole, così da indurre nelle piante la produzione di clorofilla, la quale permette alle foglie del tè di assumere e conservare importanti principi nutritivi e di prendere un sapore particolare, abbastanza dolce e ricco di umami (che in giapponese significa “gusto delizioso”).

Piantagioni di tè verde sotto il cielo

La raccolta delle foglie, che solitamente avviene nel mese di maggio, deve essere fatta a mano per poi sottoporle a un processo di lavorazione, ovvero la cottura al vapore, il cui scopo è quello di impedirne l’ossidazione. Il periodo di raccolta contribuisce molto alla qualità del matcha prodotto e solitamente i raccolti primaverili sono i migliori, poiché le foglie contengono la più alta concentrazione sia di sostanze nutritive che di umami. 

​Una volta essiccate e private sia del gambo che delle nervature, così da eliminare le note amare, le foglie devono poi essere tritate così da ottenere una polvere sottilissima, dal colore verde smeraldo e dal gusto abbastanza intenso; la macinatura avviene solitamente utilizzando la pietra, poiché in questo modo è possibile preservare la qualità del prodotto sia in termini di sapore che di aroma. 

​La qualità del tè matcha dipende comunque da un’ampia gamma di fattori che spaziano dalla posizione delle piante, ovvero dalla loro esposizione e dalla qualità del terreno, ai tempi e ai metodi di copertura, passando per il periodo e il tempo di raccolta e per il metodo di macinatura. Fondamentale per ottenere un matcha pregiato è anche la conservazione, che deve tenere le foglie di matcha (quindi prima della macinazione), lontane sia da fonti di luce che di calore e in un luogo refrigerato.

Qualita’ del the matcha: i tre gradi di classificazione

I tè matcha sono classificati in tre tipi, tenendo conto tanto della qualità delle foglie che dei metodi di coltivazione e lavorazione.

Polvere di te match in una ciotola
  • ​Il tè matcha di grado 1, o Cerimoniale, è il più prezioso visto che le piante sono coperte per 15 giorni prima del raccolto mentre al momento del raccolto vengono selezionate soltanto le foglie appena germogliate. Queste, inoltre, sono private di gambo e venature e sottoposte a una lenta macinatura a pietra, così da ottenere una polvere molto sottile e profumata, ricca di proprietà benefiche per la salute. 
  • ​Il tè matcha di grado 2, o Premium, è ottenuto dal secondo raccolto e quindi considerato leggermente meno pregiato; per questa varietà di matcha la macinatura è più rapida e la polvere ottenuta è di colorazione meno intensa. 
  • ​Infine, il tè matcha culinario è quello di più bassa qualità, prodotto dal secondo o terzo raccolto, dalla macinatura veloce e senza passare per il processo di eliminazione delle venature delle foglie. 

Le proprieta’ e i benefici del the matcha

Il matcha è un tè che contiene molti principi importanti per la salute e il benessere dell’organismo, per questo inserirlo nella propria alimentazione è un’ottima abitudine. Per quanto concerne le proprietà, nel matcha si trovano innanzitutto vitamine, in particolare la A, la C, la E, la K e le vitamine del gruppo B, così come una discreta quantità di minerali, come ad esempio il ferro. 

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​Notevole è, invece, la presenza di antiossidanti ( in particolare delle catechine), superiore anche a quella del tè verde, che si rivelano particolarmente utili nel contrastare l’invecchiamento cellulare, stimolando il rinnovamento delle cellule e contribuendo al corretto drenaggio e alla giusta disintossicazione di organi e tessuti. 

Te Matcha fatto in casa

​Le proprietà dei polifenoli e dei suoi derivati (specialmente dell’epigallocatechina gallato – EGCG), contribuiscono poi ad accelerare il metabolismo, consentendo di bruciare più rapidamente i grassi, e a rinforzare il sistema immunitario mentre la presenza della teanina, amminoacido presente nel tè, favorisce la concentrazione e la memoria, incrementa i livelli di serotonina e di dopamina nel cervello e stimola il rilassamento, riducendo i livelli di stress. La clorofilla presente nel tè matcha migliora il drenaggio e supporta l’organismo nell’eliminazione di sostanze dannose, gli alti livelli di caffeina hanno un effetto energizzante mentre la presenza di calcio, ferro e vitamine A e C potenziano il sistema immunitario e migliorano la salute di ossa e denti. 

​Gli effetti positivi derivanti dall’assunzione di matcha non finiscono però qui, visto che bere regolarmente e nelle giuste quantità questo tè permette di migliorare la digestione e di alleviare i disturbi allo stomaco o all’intestino di tipo infiammatorio o nervoso, di proteggere il sistema cardiovascolare e di regolare la pressione del sangue, di aiutare nel caso di patologie come il diabete di tipo 2, poiché abbassa i livelli di zucchero nel sangue, e di offrire un supporto nella perdita di peso, visto che induce un senso di sazietà e aiuta a bruciare i grassi più rapidamente. 

​Benefici per l’interno del corpo ma anche per l’esterno, visto che il tè matcha è utilizzato anche per riparare i danni arrecati alla pelle da scottature, bruciature e cicatrici, svolgendo al contempo un’efficace azione anti-aging.

Controindicazioni del Matcha

In generale non vi sono delle controindicazioni del tè matcha, tuttavia i soggetti sensibili o intolleranti alla caffeina potrebbero risentirne, viste le elevate quantità, mentre le donne in gravidanza o allattamento dovrebbero consumarlo con moderazione. 

Vi sono poi delle casistiche in cui il consumo di tè matcha andrebbe moderato o del tutto evitato come nelle persone affette da ulcera gastrica o reflusso, nei soggetti anemici, visto che potrebbe interferire con l’assorbimento del ferro, e in chi soffre di particolari tipi di allergie o di problemi di tipo intestinale.

Come preparare il the matcha e quanto berne

Chawan con te matcha fresco sul tavolo

Come detto, il tè matcha va preparato per sospensione e non per infusione, il che significa che per prepararlo è necessario mettere mezzo cucchiaio di matcha in una tazza, preferibilmente di ceramica o di terracotta, e poi aggiungere l’acqua (200 ml circa) a una temperatura di circa 80°. Fatto questo, il tutto deve essere mescolato con un apposito frustino di bambù, il cashen precedentemente immerso per qualche minuto in acqua, in maniera omogenea e avendo l’accortezza di girare il composto per almeno 15 volte con movimenti che simulano la forma di un 8; in questo modo la polvere di matcha sarà bevuta con l’acqua e non filtrata come avviene per le altre tipologie di tè. 

​Se volete preparare un tè matcha a regola d’arte, potete anche procuravi degli strumenti tradizionali, ovvero la chawan, che è una tazza di piccole dimensioni in ceramica o terracotta, il chasaku, che è un cucchiaio di bambù per il dosaggio della polvere di matcha e il già citato chasen, necessario per mescolare. 

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​Il sapore del tè matcha è gradevole e somiglia a quello delle verdure a foglia verde, tipo spinaci, ma ha un gusto decisamente meno pungente e molto più amabile. In linea di massima, si consiglia di bere il tè matcha a stomaco pieno, quindi dopo i pasti, mentre per quanto concerne le quantità la dose consigliata a persona è di massimo due tazze al giorno, visto che si tratta di una bevanda che contiene elevate quantità di caffeina.

Latte di matcha e altri usi del matcha in cucina

Oltre che come tè, è possibile assumere il matcha anche sotto forma di latte e la sua preparazione è abbastanza semplice. Non dovete fare altro che preparare il tè matcha come visto precedentemente e montare a parte 80 ml di latte da aggiungere poi al tè già pronto. 

Matcha latte ghiacciato

Il Matcha latte, che assomiglia a un cappuccino ma di colore verde, può essere dolcificato a piacere, preparato con latte vaccino o vegetale e bevuto anche freddo con l’aggiunta di ghiaccio. 

​Per quanto riguarda invece gli altri usi in cucina del tè matcha, questo super alimento può essere utilizzato anche a colazione, mischiato a porridge d’avena o a muesli, può essere usato per cucinare biscotti, gelati o dolci, come il saporito tiramisù al matcha, oppure impiegato per ricette salate come condimento per vellutate, minestroni e puree.

Dove comprare il the matcha

Il tè matcha è generalmente venduto in polvere ma è possibile trovarlo anche sotto forma di bustine già preparate e lo si acquista principalmente nelle erboristerie o nei negozi specializzati nella vendita di alimenti orientali o biologici.

​Quando si acquista il Matcha è sempre bene prestare attenzione alla qualità e optare per un prodotto di tipo biologico, così da essere certi che il tè abbia tutte le proprietà nutritive elencate. 

​Il prezzo del tè matcha è invece diverso e dipende molto dalla varietà e dalla qualità scelta; in linea di massima un matcha di buona qualità non può avere un costo inferiore ai 5 Euro per 10 grammi (non si tratta quindi di un alimento economico) mentre per le varietà più pregiate il costo sale ulteriormente.

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THE MATCHA faq

Quando è consigliabile bere il tè matcha?

Il tè matcha è meglio consumarlo al mattino o nel primo pomeriggio. Grazie al suo contenuto di caffeina e L-teanina, il matcha fornisce una fonte sostenuta di energia senza i picchi e le cadute tipiche del caffè. Tuttavia, berlo troppo tardi durante la giornata potrebbe interferire con il sonno, specialmente per chi è sensibile alla caffeina.

Come bere il the matcha per dimagrire?

Per sfruttare al meglio i benefici del tè matcha nella perdita di peso, è consigliabile consumarlo nella sua forma pura, senza zuccheri aggiunti. Una tazza di matcha prima dei pasti può aiutare a incrementare il metabolismo e ridurre l’appetito, grazie alla sua azione termogenica. Aggiungere il matcha a una dieta equilibrata e ad un regime di attività fisica può ottimizzare i risultati.

Quante tazze di the matcha al giorno?

Generalmente, si consigliano da 1 a 2 tazze di tè matcha al giorno per godere dei suoi benefici senza rischi di effetti collaterali legati all’eccesso di caffeina. Ogni tazza di matcha contiene circa 70 milligrammi di caffeina, quindi è importante moderarne l’assunzione per evitare nervosismo, irritabilità o difficoltà a dormire.

Che gusto ha la matcha?

La matcha ha un gusto distintivo che può essere descritto come terroso, leggermente amaro e con note di spinaci o alghe. La qualità del matcha influisce notevolmente sul suo sapore: una matcha di alta qualità tende ad avere un sapore più dolce e meno amaro, con un colore verde più vivace.

Chi non può bere il tè matcha?

Il tè matcha non è consigliato per tutti. Persone sensibili alla caffeina, donne in gravidanza o in allattamento, e chiunque abbia specifiche condizioni mediche legate all’assunzione di caffeina dovrebbe evitare o limitare il consumo di matcha. Inoltre, a causa del suo contenuto di vitamina K, chi assume farmaci anticoagulanti dovrebbe consultare un medico prima di integrarlo regolarmente nella dieta.

Adrian
Adrian
Adrian e laureato in Scienze Motorie, è un esperto SEO con una forte passione per la nutrizione sportiva. Combina conoscenze scientifiche e esperienza pratica per offrire consigli affidabili su come i super alimenti possono migliorare performance sportiva e benessere quotidiano.