Sara Borghi
💊 UNA RECENTE REVISIONE DIMOSTRA CHE LA VITAMINA D POTREBBE ALLEVIARE I SINTOMI DEPRESSIVI

Il nostro corpo ha bisogno della giusta quantità di vitamina D per funzionare normalmente, sia fisicamente che mentalmente, e ci sono sempre più prove che collegano la mancanza di vitamina D alla depressione.
Una nuova meta-analisi di 41 studi precedenti suggerisce che l'assunzione di integratori di vitamina D può alleviare i sintomi depressivi nelle persone a cui è già stata diagnosticata la depressione, aprendo così una potenziale opzione alternativa di trattamento.
Oltre a controllare i livelli di calcio e fosfato nell'organismo, si ritiene che la vitamina D contribuisca a regolare varie funzioni del sistema nervoso centrale e precedenti ricerche sugli animali suggeriscono che potrebbe persino contribuire al controllo degli equilibri chimici nel cervello, il che potrebbe spiegare l'associazione tra vitamina D e salute mentale.
"Questi risultati incoraggeranno nuovi studi clinici di alto livello su pazienti affetti da depressione, al fine di fare maggiore luce sul possibile ruolo dell'integrazione di vitamina D nel trattamento della depressione"
afferma Tuomas Mikola, ricercatore di dottorato e autore principale presso la University of Eastern Finland.
La nuova meta-analisi ha riguardato un totale di 53.235 partecipanti a 41 studi, tra cui:
persone con e senza depressione
persone che assumevano integratori di vitamina D
persone che assumevano placebo e
individui con diverse condizioni fisiche.
Le dosi utilizzate variavano, ma il tipico integratore di vitamina D era di 50-100 microgrammi al giorno.
Nei partecipanti con depressione, gli integratori di vitamina D si sono dimostrati più efficaci dei placebo nell'alleviare i sintomi depressivi.

Secondo i ricercatori, gli integratori di vitamina D sembravano essere più efficaci in periodi più brevi (meno di 12 settimane).
Tuttavia, negli individui sani, sono stati i placebo ad avere un impatto leggermente maggiore sui sintomi depressivi.
"I nostri risultati suggeriscono che l'integrazione di vitamina D ha effetti benefici sia nei soggetti con disturbo depressivo maggiore sia in quelli con sintomi depressivi più lievi e clinicamente significativi"
scrivono i ricercatori nel documento pubblicato.
Dal momento che la depressione è ormai riconosciuta come la principale causa di disabilità a livello mondiale (il Global Health Data Exchange stima che 251-310 milioni di persone nel mondo soffrano di depressione) e che gli antidepressivi non sono efficaci per tutti, è necessario esplorare con urgenza ulteriori opzioni terapeutiche.
Tuttavia, i dati finora disponibili non sono sufficienti a dimostrare che bassi livelli di vitamina D causino la depressione o che gli integratori siano un trattamento efficace.
Anche se questa nuova meta-analisi mostra un legame, le ricerche precedenti non sono state così conclusive.
Se da un lato una meta-analisi come questa è utile per confrontare i risultati di un gran numero di persone, dall'altro i diversi approcci e fattori di ogni singolo studio rendono più difficile trarre conclusioni generali, anche se è stato fatto un gran lavoro per correlare le informazioni tra gli studi nel loro complesso.
Per sapere con certezza come stanno le cose, saranno necessarie altre elaborazioni statistiche: ad esempio, studi su popolazioni generali e cliniche più ampie e l'osservazione di dosi e durate di trattamento diverse.
"Nonostante l'ampia portata di questa meta-analisi, la certezza delle prove rimane bassa a causa dell'eterogeneità delle popolazioni studiate e del rischio di bias associato a un gran numero di studi"
afferma Mikola.
La ricerca è stata pubblicata su Critical Reviews in Food Science and Nutrition.

SARA BORGHI
Sara si occupa di comunicazione e marketing digitale dal 2010.
Nel 2020 ha completato il corso “Mental Fitness & Wellbeing“ tenuto da Phil Dobson, fondatore di Brain Workshops e autore dell'acclamato bestseller internazionale “The Brain Book: How to Think and Work Smarter”.
È una grande appassionata di montagna, sport e crescita personale.