Sara Borghi
CBD Oil benefici e proprietá: Guida completa

Il CBD (cannabidiolo) è una sostanza chimica naturale derivata dalla cannabis sativa, una pianta (nota anche come canapa) che ne contiene molte altre (cannabinoidi), tra le quali le più importanti sono il CBD, non inebriante, e il THC, dagli effetti inebrianti.
Il CBD, presente quindi nella pianta di canapa (o cannabis), viene estratto sotto forma di una pasta densa e oleosa e mescolato con un olio vettore (come l' olio di canapa, di semi di canapa o l' olio di cocco) per realizzare l' olio di CBD, che viene prodotto con una concentrazione specifica di CBD.
L' olio di CBD contiene non solo CBD ma anche altri fitocannabinoidi e terpeni, in grado di potenziare le proprietà dei cannabinoidi.
Gli studi e l'esperienza hanno dimostrato che il principio attivo CBD non ha effetti psicoattivi e non causa dipendenza.
Al contrario, è stato dimostrato che il CBD è benefico in molti modi diversi, agendo come un'ottima soluzione per alleviare diversi di problemi e disturbi: l'ansia, il dolore, l'insonnia e i crampi mestruali.
Ha inoltre benefici per la pelle (essendo ricco di acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6), aiuta a contrastare l'invecchiamento e a rafforzare le ossa e il sistema immunitario.
In questa guida vogliamo illustrare 12 modi, scientificamente provati, in cui l'olio di CBD potrebbe giovare alla vostra salute e al vostro benessere.
1. Scongiura l'ansia e la depressione

Tra gli effetti del CBD quello calmante è probabilmente il più conosciuto ed è il motivo per il quale il suo utilizzo è molto diffuso.
Una analisi, pubblicata sul Brazilian Journal of Psychiatry, ha analizzato i livelli di ansia di 57 uomini, sottoposti a un test di simulazione di un discorso in pubblico.
Ad alcuni dei partecipanti è stato somministrato un placebo mentre ad altri il CBD nelle dosi di 150 milligrammi, 300 milligrammi o 600 milligrammi prima di tenere il discorso.
Ebbene, l'indagine ha evidenziato come i pazienti che hanno ricevuto 300 milligrammi di CBD hanno riscontrato una importante diminuzione del livello di ansia durante il test rispetto a quelle che, invece, hanno fatto uso del placebo.
Non solo, i risultati hanno accertato che i partecipanti che avevano ricevuto il CBD in dosi dai 150 ai 600 milligrammi hanno provato durante il test un’ansia maggiore rispetto a quelli che avevano ricevuto 300 milligrammi.
Inoltre, un'indagine condotta sui topi ha dimostrato che il CBD ha effetti simili all'antidepressivo imipramina.
Sono però necessari studi sull'uomo per confermare che la sostanza CBD può indurre la stessa reazione antidepressiva nel nostro organismo.
2. Tratta alcune sindromi epilettiche
Tra le applicazioni del CBD c’è anche quella per il trattamento (in specifici casi) delle crisi epilettiche (epilessia).
La Food and Drug Administration (FDA) ha infatti approvato nel 2018 l’uso del CDB con marchio Epidiolex per trattare, nei pazienti di almeno due anni di età, le crisi epilettiche in associazione, però, ad altri disturbi ovvero alla sindrome di Lennox-Gastaut e alla sindrome Dravet, che sono due forme rare di epilessia.
La FDA è giunta a questa decisione basandosi sulle ricerche di tre diversi studi condotti su pazienti affetti da sindrome di Lennox-Gastaut o sindrome di Dravet, ai quali era stato somministrato il farmaco Epidiolex o un placebo.
Le ricerche hanno evidenziato come i pazienti che avevano assunto Epidiolex, in associazione con altri farmaci, sperimentavano una riduzione della frequenza delle crisi epilettiche rispetto a coloro che avevano assunto il placebo.
3. Riduce i sintomi del PTSD
L' olio CBD è stato studiato come potenziale trattamento dell'ansia e alcuni lo usano per favorire il rilassamento e per gestire i sintomi di disturbi d'ansia, come il disturbo d'ansia generalizzato, il disturbo d'ansia sociale e il disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
Alcune ricerche suggeriscono che l'olio di CBD possa avere proprietà ansiolitiche (anti-ansia). Per esempio, una revisione del 2019 degli studi su CBD e ansia ha scoperto che il CBD può contribuire a ridurre alcuni sintomi dell'ansia, tra cui l'irrequietezza e il nervosismo.
L' olio CBD può anche avere effetti positivi sui sintomi dell'ansia e dello stress interagendo con la complessa rete di recettori e sostanze chimiche del corpo che aiutano a regolare varie funzioni corporee, come l'umore, la risposta allo stress e l'infiammazione. L'interazione del CBD con i recettori e le sostanze chimiche del corpo può aiutare a regolare queste funzioni e a promuovere un senso di calma.
Inoltre, alcuni studi condotti su animali hanno dimostrato che l' olio CBD può ridurre il livello di ansia negli animali, attenuando lo stress, favorendo il sonno negli animali insonni, migliorando i sintomi del PTSD e diminuendo gli effetti collaterali dell'ansia, come il battito cardiaco accelerato.
Sono necessari altri studi per avere un rapporto conclusivo su come l' olio CBD abbia benefici per l'ansia, su come agisca sugli esseri umani e se funziona davvero.
4. Aiuta a trattare la dipendenza da oppioidi
Diverse ricerche, sia precliniche condotte sugli animali che cliniche condotte sugli uomini, hanno sottolineato come il CBD potrebbe rivelarsi utile per il trattamento della dipendenza da oppiodi.
In una ricerca, infatti, il CBD è stato somministrato a partecipanti affetti dal problema della dipendenza da eroina e dopo una settimana si è potuto notare come l’assunzione di CBD avesse avuti dei benefici, ovvero ridotto in maniera significativa il desiderio di usare eroina così come l’ansia da astinenza, la frequenza cardiaca a riposo e i livelli di cortisone salivare, il tutto senza che venissero riscontrati particolari e gravi effetti collaterali.
Non solo, altre ricerche, sempre relative a pazienti colpiti da dipendenza da sostanze, hanno sottolineato l’ azione del CBD per la riduzione e l’attenuazione di alcuni sintomi sia di natura fisica che psichica, come l’ansia, l’insonnia e il dolore, suggerendo, così, che il CBD potrebbe rivelarsi utile per il trattamento della dipendenza a oppiodi.
Nonostante i risultati, sono indispensabili ulteriori ricerche per confermare i risultati sino ad ora ottenuti relativamente a queste proprietà.
5. Allevia i sintomi della SLA
La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una patologia degenerativa del sistema nervoso centrale, che provoca il deterioramento delle cellule del cervello e del midollo spinale, comportando in questo modo una progressiva perdita del controllo delle principali attività muscolari.
Le cause di queste patologia, che peggiore nel tempo, non sono ancora ben note (sebbene in alcuni casi vi sia un fattore ereditario), al momento non esiste ancora una cura e in commercio ci sono soltanto due farmaci approvati dall’FDA per il trattamento dei sintomi della SLA.
Alcune ricerche hanno evidenziato come i pazienti colpiti da SLA possono avere alcuni benefici grazie al cosiddetto effetto “entourage”, dato dalla combinazione di THC e CBD, proprio come evidenziato per i pazienti affetti da PTSD.
Una indagine del 2019 ha analizzato la risposta di pazienti ai quali era stata somministrata una combinazione di THC e CBD in dosi diverse, a seconda delle loro specifiche esigenze e preferenze.
La ricerca ha evidenziato come i partecipanti affetti da spasticità lieve associata alla SLA riportavano elevati livelli di soddisfazione in seguito al trattamento con THC e CBD mentre i pazienti con spasticità moderata o grave (tensione e rigidità muscolare) riportavano addirittura un livello di soddisfazione più elevata rispetto a quelli con spasticità lieve.
6. Allevia il dolore ingestibile
Il CBD pare avere proprietà utili anche per il trattamento del problema del dolore cronico.
Nel 2005, il Canada ha dato il via libera all’uso del Sativex, un particolare tipo di spray oromucosale (assorbito dal rivestimento della bocca) contente in dosi uguali sia il THC che il CBD, per la cura del dolore neuropatico centrale associato alla SLA (sclerosi multipla), estendendo nel 2007 l’impiego del farmaco anche per il trattamento dei dolori del cancro, non attenuati dall’impiego di altri tipi di farmaco o sostanza.
Sempre relativamente a questo aspetto, negli USA diversi studi hanno dimostrato l’efficacia e le proprietà del CBD per la cura del dolore cronico non oncologico.
In una ricerca del 2020, infatti, il CBD è stato somministrato per via topica a un gruppo di partecipanti con neuropatia periferica sintomatica (causata da lesioni ai nervi del cervello e del midollo spinale) mentre a un altro gruppo di pazienti è stato somministrato un placebo.
La ricerca ha accertato come i pazienti che assumevano CBD topico sperimentavano una importante diminuzione del dolore acuto e intenso e della sensazione di freddo e prurito rispetto a coloro che invece avevano assunto il placebo, verificando, inoltre, come nessuno dei partecipanti avesse in alcun modo mostrato effetti collaterali indesiderati.
Quando viene introdotto per via topica, l'olio di CBD non influisce sul sistema come potrebbe fare se venisse introdotto direttamente nel flusso sanguigno.
Invece, il CBD topico rispetto all' olio è più localizzato e tratta il dolore in una determinata area.
Essendo più diretto, può avere un effetto più marcato.
7. Attenua le complicazioni diabetiche
Inizialmente, gli studi su cellule umane hanno dimostrato che il CBD (cannabidiolo) può ridurre gli effetti negativi dei livelli elevati di glucosio su altre cellule del corpo, che di solito precedono lo sviluppo del diabete e delle sue complicanze.
Si è concluso che ulteriori ricerche potrebbero dare conferma delle proprietà benefiche del CBD per i pazienti colpiti da diabete, complicazioni diabetiche o accumulo di placca nelle pareti delle arterie.
Una ricerca condotta su 13 pazienti affetti da diabete di tipo 2 non trattati con insulina, ha proceduto a somministrare ai partecipanti sia il CDB che un placebo, sostituendolo all’insulina.
Ebbene i ricercatori hanno scopetto che il CBD era in grado di diminuire il livello di resistina (un particolare proteina che causa la resistenza all’insulina, vale a dire all’ormone deputato al controllo e alla regolazione del livello di zucchero nel sangue) e di incrementare quello di peptide insulinotropico glucosio-dipendente (ovvero l’ormone che ha il compito di assicurare un rilascio adeguato e sufficiente di insulina dal cibo digerito).
I dati ottenuti suggeriscono quindi come il CBD, grazie alle sue proprietà, potrebbe essere utile per trattare in maniera naturale il diabete, essendo in grado di supportare il corpo nella regolazione dei livelli ormonali legati all’insulina.
8. Protegge dalle malattie neurologiche
Le ricerche precliniche e cliniche hanno dimostrato che il CBD possiede proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che possono offrire una significativa protezione neurale contro una vasta gamma di disturbi patologici.
Una serie di studi preclinici hanno evidenziato come il CBD può avere proprietà benefiche rispetto a patologie come il morbo di Parkinson, l’ Alzheimer e la sclerosi multipla.
Ad oggi, le ricerche sono state condotte solo relativamente alla malattia di Huntington e all’ischemia cerebrale ma gli esiti positivi ottenuti non sono da considerarsi significativi, cosa che richiede ulteriori indagini e ricerche al fine di accertare e confermare le proprietà e i benefici del CBD per il trattamento di queste malattie.
9. Inibisce i sintomi dell'artrite

L'infiammazione delle articolazioni è una condizione che causa la degenerazione dei tessuti adiacenti e all'interno di esse.
Esistono diverse forme di questa patologia, caratterizzata da sintomi come malessere, movimenti limitati e rigidità del corpo.
La cura per questo disturbo si concentra principalmente sulla riduzione del dolore e sul miglioramento della funzionalità articolare.
Nel 2006, un farmaco botanico con CBD chiamato Sativex, approvato nel Regno Unito nel 2010, è stato studiato come possibile trattamento per l'artrite reumatoide.
In uno studio controllato, che ha coinvolto 58 pazienti, il Sativex ha dimostrato di avere effetti significativi sulla qualità del sonno, sul dolore durante i movimenti e a riposo rispetto al placebo.
Si è trattato del primo studio controllato del Sativex come trattamento e rimedio per l'artrite reumatoide.
Inoltre, il CBD ha dimostrato di avere un effetto analgesico e di inibizione dell'attività della malattia.
Nel 2018, un altro studio è stato condotto su pazienti con osteoartrite al ginocchio.
I ricercatori hanno somministrato un gel di CBD sintetico in dosi giornaliere di 250 o 500 milligrammi o un placebo ai pazienti, che avevano smesso di assumere altri farmaci antinfiammatori o antidolorifici, eccetto l'acetaminofene.
Gli esiti dello studio sono stati interessanti, anche se non del tutto conclusivi.
Non sono state registrate differenze significative tra i pazienti trattati con il CBD e quelli trattati con il placebo per quanto riguarda il dolore.
Tuttavia, sono state osservate differenze statisticamente significative tra il gruppo che ha ricevuto la dose di 250 milligrammi e il gruppo placebo per quanto riguarda il miglioramento medio settimanale dei livelli peggiori di dolore e la valutazione della funzione fisica WOMAC (Western Ontario and McMaster Universities Arthritis Index).
Infine, gli uomini sembravano trarre più benefici dal CBD rispetto alle donne.
10. Salute della Pelle

L'olio di CBD (ricco di acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6) sta diventando sempre più popolare per i suoi potenziali benefici per la salute, tra cui la capacità di migliorare la salute e il benessere della pelle.
L'olio di CBD (o olio di canapa) è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e la sua assunzione può rivelarsi un rimedio utile contro arrossamenti, gonfiori e irritazioni.
È anche noto per essere un potente antiossidante, che può aiutare a proteggere la pelle dallo stress ossidativo e dai danni causati dai radicali liberi.
Inoltre, l'olio di CBD può aiutare a regolare la produzione di sebo, l' olio naturale che aiuta a mantenere la pelle idratata e in salute.
11.Olio di CBD per animali domestici

I benefici e gli effetti positivi dell' olio di CBD per gli animali domestici sono molteplici, tra cui la riduzione dell'ansia, il sollievo dal dolore e il miglioramento della salute e del benessere generale.
L'ansia è un problema comune negli animali domestici e l'olio di CBD può essere un rimedio per ridurre l'ansia favorendo il rilassamento.
Oltre che in questo caso, l'olio di CBD può anche essere efficace per alleviare il dolore, in quanto può contribuire a ridurre l'infiammazione e la sensazione di malessere.
Inoltre, è stato dimostrato che l'olio di CBD ha proprietà antinfiammatorie e antitumorali, che possono essere utili per il benessere generale e per mantenere uno stato di salute ottimale.
12. Aiuto nel sesso

Un modo in cui l'olio di CBD può aiutare il sesso è ridurre l'ansia e lo stress, che sono ostacoli comuni al piacere e alle prestazioni sessuali.
È stato dimostrato che il CBD ha proprietà ansiolitiche (anti-ansia) e alcuni studi suggeriscono che può aiutare a ridurre i sintomi del disturbo d'ansia sociale e del disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
Riducendo l'ansia, l'olio di CBD può aiutare a sentirsi più rilassati e sicuri durante l'attività sessuale, con il risultato di un'esperienza più piacevole.
L'olio di CBD può anche contribuire ad aumentare la libido migliorando il flusso sanguigno e riducendo l'infiammazione.
È stato dimostrato che il CBD ha proprietà vasodilatatorie, il che significa che può contribuire ad allargare i vasi sanguigni e ad aumentare il flusso di sangue ai genitali.
Inoltre, il CBD può aiutare a ridurre l'infiammazione nel corpo, che può contribuire alla disfunzione sessuale.
Infine, alcuni usano l'olio di CBD per alleviare il dolore durante il sesso.
Si ritiene che il CBD abbia proprietà analgesiche (antidolorifiche) e che possa contribuire a ridurre il dolore e il fastidio associati a condizioni come l'endometriosi, la vulvodinia e il vaginismo.
Quali sono i trend nel consumo di CBD in Europa?
Quanti incorporano il CBD effettivamente nella loro routine quotidiana?
C'è una crescente attenzione per il CBD mentre la cannabis sativa (e l'atteggiamento nei suoi confronti) diventa sempre più libera?
Un recente rapporto che analizza il mercato del CBD in Europa e nel Regno Unito rileva che il CBD è ora uno dei prodotti per il benessere più popolari in Europa.
Il rapporto European CBD, pubblicato dagli analisti del settore Prohibition Partners, stima che nel 2022 siano stati venduti in Europa prodotti a base di CBD per un valore di poco inferiore a 1,7 miliardi di euro.
Si prevede che questa cifra crescerà fino a poco meno di 2,6 miliardi di euro entro il 2026.
Cosa c'é dietro il successo del CBD?
Gli autori lo attribuiscono a:
La percentuale crescente di persone che dichiarano di utilizzare prodotti a base di CBD.
La ricomparsa dei prodotti con CBD sugli scaffali europei dopo la sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CJEU).
Le continue vendite di prodotti alimentari e bevande in condizioni "grigie" dal punto di vista legale, nonché l'aumento previsto intorno alla fine del 2023, quando saranno commercializzabili nuovi prodotti contenenti CBD pienamente approvati.
Per quanto riguarda l'uso del CBD in Europa, l'11% dei 5.234 intervistati ha utilizzato un prodotto contenente CBD negli ultimi 12 mesi e il 4% dichiara di aver fatto uso di CBD in qualche momento della propria vita (ma non negli ultimi 12 mesi per vari motivi che vengono trattati in dettaglio nel rapporto).
La consapevolezza del CBD in Europa è elevata, con poco più della metà degli intervistati che hanno almeno sentito parlare di prodotti con CBD.
Ciò è probabilmente dovuto a una migliore conoscenza della sicurezza, dell'efficacia e degli effetti del CBD, alla sua inclusione nei portafogli di prodotti di largo consumo (FMCG) e alla crescente diffusione dei prodotti a base di CBD presso i rivenditori tradizionali.
Quale Paese in Europa é in testa all'utilizzo del CBD?
La più alta prevalenza di utilizzo del CBD negli ultimi anni è stata riscontrata in Polonia, dove quasi il 15% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato un prodotto a base di CBD nell'ultimo anno.
Questo dato è in linea con lo sviluppo della Polonia come centro di produzione e distribuzione di prodotti a base di CBD.
L'Italia ha mostrato la percentuale più bassa di utilizzo di CBD nell'ultimo anno, pari all'8%, anche se ciò potrebbe essere dovuto al fatto che il CBD è comunemente conosciuto in Italia come "cannabis light" e alcuni consumatori potrebbero non riconoscerlo come prodotto a base di CBD.
Questi esiti confermano che il CBD è oggi un prodotto di largo consumo comunemente acquistato nella maggior parte dei Paesi europei, nonostante la mancanza di regolamentazione e di applicazione delle leggi.
Quante volte alla settimana le persone usano il CBD?
Mentre l'11% degli intervistati ha dichiarato di aver utilizzato qualche prodotto a base di CBD nell'ultimo anno, circa il 35% degli utilizzatori di CBD ha classificato il proprio uso negli ultimi 12 mesi come infrequente o occasionale, ovvero meno di una volta al mese.
Questa cifra indica la quantità di persone nel continente che sono almeno curiose di conoscere i prodotti CBD e che sono disposte a provarli o ad affidarsi a loro per brevi periodi durante l'anno.
Circa il 39% degli utenti ha indicato di utilizzare il CBD una o più volte alla settimana.
Si tratta di una parte della popolazione che ha integrato i prodotti a base di CBD nella propria vita quotidiana, spesso come parte della propria routine di benessere.
Qual'é l'etá della maggior parte dei consumatori di CBD in Europa?
In generale, il CBD viene utilizzato più comunemente dalle giovani generazioni che da quelle dai 50 anni in su.
Questo è normale per i nuovi settori, dove i giovani consumatori sono più aperti a provare nuovi prodotti, mentre le generazioni più anziane possono impiegare più tempo per adottarli.
In Europa, un intervistato di età compresa tra i 18 e i 24 anni ha circa il doppio delle probabilità di dichiarare l'uso di CBD negli ultimi anni rispetto a un intervistato di età compresa tra i 50 e i 60 anni.
Inoltre, la percentuale di persone che hanno sentito parlare di CBD è molto più alta nelle generazioni più giovani, dove le nuove tendenze si diffondono più rapidamente, soprattutto quelle legate al benessere.
La prevalenza di persone che non hanno mai sentito parlare di CBD ha raggiunto il picco nella fascia d'età 51-55 anni, mentre gli intervistati della fascia 18-24 anni erano i più "informati".
Come si consuma il CBD?
Prohibition Partners ha intervistato 955 consumatori di CBD sulle loro abitudini di acquisto per capire lo stato attuale del mercato.
In generale, è chiaro che gli oli e le tinture rimangono i formati più popolari, con oltre il 56% dei consumatori di CBD dell'ultimo anno che ha dichiarato di averli utilizzati entrambi.
Ciò ha senso in quanto gli oli sono un formato di prodotto familiare nella categoria del benessere.
Gli oli sono anche facilmente dosabili e sono comunemente disponibili in tutta Europa, in parte come integratori alimentari legalmente "grigi", ma anche come cosmetici, che possono essere usati per via topica e, in alcuni casi, ingeriti come un normale olio di CBD.
I fiori di canapa sono attualmente il secondo metodo più comune di consumo di prodotti a base di CBD nel continente, superando rispettivamente i formati di alimenti e bevande.
Come discusso in precedenza, i fiori di CBD sono regolamentati in modo molto diverso nei vari Paesi.

In alcuni, come il Regno Unito, i fiori di CBD non sono, in teoria, commercializzabili e soprattutto non come sostituto del tabacco, mentre in Italia e in Spagna le normative più liberali hanno permesso al mercato della "cannabis light" di prosperare.
L'uso dei diversi prodotti a base di CBD varia notevolmente a seconda delle fasce d'età.
La divisione può essere generalmente tracciata lungo le linee di formati di prodotti familiari come oli, capsule e pillole, più spesso utilizzati da gruppi di età più avanzata, e formati di prodotti più nuovi sugli scaffali europei come materiale erboristico, fiori, sigarette elettroniche e vapes, utilizzati da gruppi di età più giovani.
Si prevede che questa situazione si stabilizzerà nei prossimi anni.
Man mano che i fiori di CBD diventeranno un formato di prodotto più accettato dai consumatori e le autorità di regolamentazione saranno in grado di distinguere più facilmente i prodotti legali da quelli illeciti, un numero maggiore di negozi inizierà a proporli.
Si prevede inoltre che i nuovi formati di prodotti da inalare, come i fiori e i vapes, saranno regolamentati adeguatamente nei prossimi aggiornamenti delle normative sul tabacco in Europa.
Perché in Europa non si usa il CBD?
Agli intervistati che hanno dichiarato di aver sentito parlare di CBD, ma di non averlo usato negli ultimi 12 mesi, è stato chiesto quali fossero le ragioni del mancato utilizzo.
Secondo il rapporto, il motivo principale per cui le persone non utilizzano i prodotti a base di CBD è la mancanza di fiducia nel fatto che gli effetti benefici, di cui si parla molto nei media e nel marketing del CBD, non siano efficaci per loro.
Questo può essere vero in molti casi.
Tuttavia, alcuni fattori possono disinformare i consumatori, come la mancanza di consapevolezza sul dosaggio, ad esempio quando i consumatori provano quantità molto ridotte o provano per un periodo di tempo insufficiente prima di rinunciare a causa della mancanza di effetti benefici.
Il prezzo è il secondo motivo più comune per cui i consumatori non utilizzano i prodotti a base di CBD.
Man mano che i prodotti aumentano, soprattutto dopo l'avvento dei nuovi alimenti legali, la compressione dei prezzi farà probabilmente scendere il costo dei prodotti contenenti CBD in Europa, incoraggiando così i consumatori a provarli.
Le altre tre ragioni più comuni possono essere affrontate direttamente dall'industria del CBD: una maggiore commercializzazione dei prodotti CBD, una maggiore educazione sulla legalità del CBD e, infine, una maggiore educazione in termini di studi più recenti sulla sicurezza e l'efficacia del CBD.
Queste iniziative contribuirebbero notevolmente a risolvere le barriere che ostacolano l'ingresso dei consumatori nel mercato.
I consumatori di CBD continueranno a consumarlo nei prossimi 12 mesi?
Prohibition Partners ha anche chiesto agli attuali consumatori come ritengono che il loro consumo cambierà nei prossimi 12 mesi.
Un gran numero (36%) di consumatori ha dichiarato che ridurrà o interromperà l'uso di prodotti a base di CBD nei prossimi 12 mesi.
Questo elevato tasso di turnover è gestibile al momento per il giovane settore, ma merita un'attenzione particolare da parte degli operatori, poiché alla fine sarà necessario garantire l'affidabilità della generazione di entrate e una base di consumatori stabile per sostenere il settore.
Approfondimento bonus: Tendenze di ricerca del CBD su Google
I dati mostrano una tendenza generale all'aumento dell'interesse per gli acquisti di CBD su Google Shopping nella maggior parte dei Paesi europei.
Alcuni Paesi hanno raggiunto un picco negli ultimi anni, come l'Italia e la Germania che hanno avuto i rispettivi picchi nel 2018 e nel 2020, anche se l'interesse rimane forte.

La Germania è il Paese che ha registrato la maggiore diminuzione dell'interesse medio negli ultimi tre anni.
Questi dati si confrontano con le stesse tendenze osservate negli Stati Uniti, dove dal 2019 si è registrato un forte calo di interesse per il CBD.
CBD e legge: qual'é la situazione in Italia e in Europa?
Il Cannabidiolo, uno dei principi attivi presenti nella Cannabis sativa, è stato inserito dalla European Food Safety Authority nella lista delle sostanze novel food e introdotto nella lista delle sostanze a uso terapeutico con basso rischio di abuso.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha confermato le proprietà benefiche del CBD e l'assenza di effetti collaterali rilevanti.
Anche la Corte di Giustizia Europea ha deciso che il Cannabidiolo non è considerato più una sostanza stupefacente e il suo utilizzo è perfettamente legale nell'Unione Europea, a patto che il prodotto a base di CBD sia estratto da piante coltivate in uno degli Stati Membri dell'UE, non superi lo 0,2% di THC e la molecola di Cannabidiolo non sia estratta solo da parti specifiche della pianta.
La normativa italiana non include precisi riferimenti al CBD, ma la legge 242/16 regolamenta la coltivazione e l'utilizzo della Cannabis Sativa in generale.
L'acquisto di prodotti a base di CBD online è legale, ma occorre rivolgersi ai venditori giusti.
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Può essere utilizzato per aiutare a gestire lo stress e l'ansia, migliorare la qualità del sonno e alleviare il dolore e l'infiammazione.
Molte recensioni positive da parte dei clienti che hanno riportato benefici per la salute e un miglioramento generale del benessere.
Non contiene THC, il principio attivo della cannabis che causa l'effetto psicotropo, ed è legale in Italia.
FAQs
Cosa si puó curare con il CBD?
Il CBD è tipicamente usato per trattare diversi problemi come il dolore cronico, l'ansia, lo stress, l'infiammazione e l'insonnia.
Uno studio ha dimostrato che il CBD può alleviare il dolore agendo sui recettori del sistema endocannabinoide (nome dato a questa rete di recettori), che aiuta a regolare il dolore, l'umore e la memoria, oltre a molte altre funzioni fisiologiche e cognitive.
Effetti positivi ci sono anche per il benessere della pelle, per il rafforzamento del sistema immunitario e per il rilassamento.
Chi puó prescrivere il CBD?
In Italia, dal 2006 i medici possono prescrivere preparazioni magistrali contenenti sostanze attive a base di cannabis per uso medico.
La cannabis terapeutica può essere prescritta, con i costi di approvvigionamento a carico del paziente, da un qualsiasi medico per qualsiasi patologia per la quale esista letteratura scientifica accreditata. Il prezzo dipende dal tipo di farmaco o di preparato prescritto.
Come e quando prendere il CBD?
Una persona può voler assumere il CBD al mattino per sentirsi più sveglia e vigile o per gestire l'ansia, ottenendo così dei benefici per il benessere generale.
Nel corso della giornata, una persona può desiderare di usare il CBD per trattare alcune crisi epilettiche o l'emicrania oppure per favorire il rilassamento.
Se una persona dorme male (soffre cioè di disturbi del sonno), potrebbe voler usare il CBD di notte per migliorare il sonno.
Quante gocce di CBD al giorno?
Iniziare con una dose di 20-40 mg di CBD al giorno, l'equivalente di 4-8 gocce.
Dopo una settimana, aumentare la dose di CBD con il proprio olio di 5 mg, l'equivalente approssimativo di una goccia di olio di CBD.
Se non si ottengono gli effetti desiderati, aumentare nuovamente la dose di 5 mg di CBD dopo una settimana, mantenendo sempre equilibrio nel dosaggio.
Qual'é l'effetto collaterale di maggior rilievo del cannabidiolo?
Non vi è un effetto collaterale specifico e di maggior rilievo del cannabidiolo.
Tuttavia, sebbene sia spesso ben tollerato, il CBD può causare alcuni effetti collaterali, come secchezza delle fauci, diarrea, riduzione dell'appetito, sonnolenza e affaticamento.
Il CBD può anche interagire con altri farmaci che si stanno assumendo, come gli anticoagulanti.
Un altro campanello di allarme è l'inaffidabilità della purezza e del dosaggio del CBD nei prodotti in commercio.
Quanto CBD per ansia?
Per l'ansia generalizzata, lo stress o i disturbi del sonno si consigliano da 25 a 75 milligrammi al giorno, mentre per il PTSD si consigliano da 33 a 50 milligrammi al giorno. In caso di ansia grave, la dose del paziente può essere aumentata a 300-600 milligrammi.
Detto ciò, il nostro consiglio è di consultare in ogni caso un medico specializzato prima dell' assunzione di un qualsiasi dosaggio.
Quanto costa l' olio di CBD?
Il costo dell’olio di CBD varia a seconda della qualità e della concentrazione di CBD.
Non solo il prezzo del cannabidiolo dipende anche da altri fattori come ad esempio il metodi estrazione e lavorazione, la provenienza del prodotto e la concentrazione.
In linea di massima, il costo di un flacone di olio CBD da 10 ml con una concentrazione di circa il 10% può arrivare a 40 Euro mentre il prezzo di un olio CBD con una concentrazione minore (ad esempio 5% di cannabidiolo) è di circa 30 Euro.
Quante gocce di CBD per mal di schiena?
Si possono assumere 40 mg nei giorni in cui si prova molto dolore.
Dopo una settimana si passa a 45 mg e dopo una seconda settimana a 50 mg, così da favorire un certo equilibrio del corpo.
Come si assume il CBD in gocce?
È possibile assumere l'olio di CBD in gocce mettendole direttamente sotto la lingua (un'area ricca di capillari e quindi il CBD raggiungerà più rapidamente il flusso sanguigno).
Aspettate circa un minuto prima di deglutire.
Quali sono gli effetti collaterali del CBD?
Come abbiamo già detto, il CBD può causare alcuni effetti collaterali al corpo, come secchezza delle fauci, diarrea, riduzione dell'appetito, sonnolenza e affaticamento.
Il CBD può inoltre interagire con altri farmaci che si stanno assumendo, come gli anticoagulanti.
Quanto impiega il CBD a fare effetto?
In genere, il CBD impiega circa 15 minuti dal vaping o dall'uso sublinguale per fare effetto.
Tuttavia, il tempo necessario al CBD per avere effetti sul corpo dipende dagli stessi fattori che influenzano la sua permanenza nell' organismo.
La forma utilizzata, il dosaggio e la composizione del corpo giocano tutti un ruolo e rendono difficile prevedere esattamente la velocità con cui il CBD farà effetto o il suo effetto.
Quanto CBD serve per dormire?
Le dosi di CBD per dormire (favorire il sonno) possono variare da 40 mg a 160 mg per dose, o più. Le ricerche suggeriscono che dosi fino a 25 mg al giorno possono essere sufficienti per migliorare il sonno negli adulti con ansia.
Come agisce il CBD sull'ansia?
Il CBD, o cannabidiolo, può contribuire in diverso modo a ridurre l'ansia e lo stress.
Questo accade in quanto il CBD interagisce con i recettori neurali del sistema del cervello, compresi i recettori della serotonina e i recettori CB1 e CB2.
Si ritiene che queste interazioni aiutino a regolare le risposte emotive e a ridurre i sintomi dell'ansia e dello stress.
Un articolo recente esplora anche vari studi che hanno esaminato le applicazioni e l'efficacia del CBD nel trattamento dei disturbi d'ansia, come il disturbo d'ansia generalizzato e il disturbo d'ansia sociale.
Tuttavia, sebbene il CBD si sia dimostrato promettente nel ridurre l'ansia e lo stress, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i suoi effetti e il suo potenziale come ansiolitico per il corpo umano.
Quanto tempo rimane il CBD nel corpo?
Gli effetti del CBD e la durata della permanenza del cannabidiolo nel corpo umano dipende da vari fattori, come il metabolismo dell'individuo, la frequenza d'uso, il dosaggio e il metodo di assunzione.
In uno studio condotto su individui sani che hanno consumato una formulazione di CBD altamente purificata, l'emivita di eliminazione nel flusso sanguigno è stata di 14-17 ore.
Poiché sono necessarie circa cinque emivite per eliminare completamente un farmaco dal corpo umano, è probabile che il CBD rimanga nel sistema per circa 85 ore, ovvero circa 3,5 giorni.
Risorse
Di seguito riportiamo alcune risorse utili ad approfondire l'argomento:
https://cannabishealthnews.co.uk/2023/02/02/7-key-consumer-cbd-trends-in-europe-cbd22/
https://www.lextra.news/situazione-legislativa-del-cbd-quali-sono-le-leggi-in-italia-e-in-europa/
https://www.ilpost.it/2022/06/24/cannabis-terapeutica-approvvigionamento-italia/
https://www.healtheuropa.com/what-are-the-benefits-of-cbd-oil/117242/

SARA BORGHI
Sara si occupa di comunicazione e marketing digitale dal 2010.
Nel 2020 ha completato il corso “Mental Fitness & Wellbeing“ tenuto da Phil Dobson, fondatore di Brain Workshops e autore dell'acclamato bestseller internazionale “The Brain Book: How to Think and Work Smarter”.
È una grande appassionata di montagna, sport e crescita personale.

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