Moringa: la guida completa alla pianta dei miracoli
Sempre più popolare e amata anche dalle star, la moringa è un vero super alimento viste le sue numerose proprietà benefiche per la salute.

Tra i superfood meno noti, almeno fino a qualche anno fa, la moringa sta recentemente conquistando una popolarità crescente, grazie ai suoi innumerevoli benefici per la salute del corpo.
Originaria dell’India Orientale e ampiamente diffusa in tutta la fascia tropicale del piantala, la moringa è anche conosciuta come rafano indiano, tree oil e soprattutto come “pianta dei miracoli”, in virtù delle sue numerose proprietà, largamente impiegate non solo nell’alimentazione ma anche nella cosmesi.
La moringa appartiene alla famiglia delle Moringaceae e la specie più nota è la moringa oleifera, una varietà che si presta a moltissimi usi e che si distingue per i sorprendenti benefici che apporta al benessere dell’organismo.

Che cos'e' la moringa e dove si trova in Italia
La moringa è una pianta appartenente alla famiglia delle Moringaceae, originaria del Pakistan e dell’India ma ampiamente presente anche nelle aree tropicali ed equatoriali.
L’albero di moringa è da sempre noto anche come “pianta dei miracoli”, appellativo attribuitogli dalla medicina tradizionale dei paesi d’origine che, di fatto, conferiva a questa pianta eccezionali poteri curativi e preventivi.
La specie più nota è la moringa oleifera (Moringa pterygosperma o Moringa aptera), sebbene ne esitano almeno altre 13 conosciute (ma probabilmente molte di più), come la moringa ovalifolia, la moringa ruspoliana e la moringa borsiana.
La moringa oleifera viene ampiamente utilizzata non solo in campo alimentare, come cibo e all’interno di integratori, ma anche nel settore cosmetico sotto forma di olio e come ingrediente per prodotti dedicati alla cura di pelle e capelli.
Della pianta di moringa è possibile utilizzare più parti; in India, ad esempio, si utilizzano sia le foglie che le radici, i baccelli, i semi, la corteccia e i tuberi mentre nel mondo occidentale sono impiegate soprattutto le foglie, usate per preparare tisane, infusi e in integratori alimentari.
Della moringa, già ampiamente utilizzata dagli Egizi sia come alimento che come ingrediente di bellezza, si conoscono oggi oltre 300 applicazioni terapiche mentre la sua coltivazione è concentrata nel Sud dell’India, nello Sri Lanka e in tutta la fascia tropicale.
La coltivazione della moringa si sta estendendo, però, anche in Italia concentrandosi in quelle regioni, ovvero la Sicilia e la Sardegna e in alcune aree del Cilento, dove il clima e l’habitat sembrano particolarmente favorevoli al suo sviluppo.
Cenni botanici sulla moringa
La pianta della moringa oleifera presenta un tronco eretto e dalla consistenza spugnosa, i rami sono estremamente sottili, intrecciati tra loro e penduli, le foglie abbastanza robuste, di colore verde e pluricomposte, ovvero formate da foglioline più piccole, mentre i fiori sono piccoli e bianchi.
Le radici della pianta sono caratterizzate da un forte odore di rafano (da qui il nome horseradish tree o albero di rafano) mentre i frutti, i baccelli, hanno una forma affusolata, raggiungono una lunghezza massima di circa 45 cm e se immaturi (i drumstick) sono verdi e molli mentre se maturi hanno una colorazione ocra e una consistenza legnosa.
Ogni albero di moringa può produrre dai 20 agli 80 baccelli, all’interno dei quali si trovano poi dei piccoli semi tondeggianti, che possono essere mangiati bolliti o tostati o dai quali è possibile ricavare un olio commestibile, l’olio di Behen, dal sapore dolce e molto ricco di acido oleico.
L’altezza media è tra i 4 e i 7 metri, sebbene nelle condizioni ideali l’albero di moringa è in grado di arrivare anche ai 10 metri; la moringa resiste alla siccità e ai climi aridi, può crescere su diversi tipi di terreno e riesce a resistere anche a gelate poco intense, caratteristiche queste che la rendono coltivabile oltre che nelle aree di origine anche nella fascia climatica dell’arancio.
Oltre alla moringa oleifera, che pare sia originaria della catena himalayana, c’è anche un’altra specie congenere, la moringa stenopetala, originaria di Kenya ed Etiopia ma caratterizzata da una minore produzione sia di frutti che di semi.
A cosa serve la moringa: proprieta' e benefici
Come detto, la moringa viene ampiamente impiegata sia nel comparto alimentare che in quello cosmetico e questo perché le proprietà dell’albero miracoloso sono numerosissime.
Vero e proprio elisir di benessere, la moringa, della quale è possibile utilizzare praticamente ogni parte, contiene innanzitutto proteine ad elevato valore biologico oltre a un’eccellente quantità di vitamine, in particolare vitamina A, C, E e del gruppo B, contenute soprattutto nelle foglie.
Decisamente interessanti sono anche i livelli di sali minerali, soprattutto di potassio, magnesio, sodio, zinco e fosforo, e di fibre, senza tralasciare i numerosi antiossidanti come gli acidi grassi (specialmente omega-3) e i polifenoli.
L’olio di moringa, estratto dai suoi semi, è poi particolarmente ricco di acido oleico e acido behenico, mentre le radici della pianta si distinguono per il buon contenuto di vitamine, fibre e proteine.
La ricchezza di proteine, vitamine, minerali e amminoacidi essenziali fa della moringa una pianta davvero unica nel suo genere, capace di apportare molti benefici al corpo.
La moringa, infatti, ha innanzitutto proprietà antiossidanti e antinfiammatorie grazie ai flavonoidi, ai polifenoli e alla quercitina che combattono i radicali liberi e l’invecchiamento delle cellule, proteggendo al contempo il sistema immunitario e favorendo il corretto funzionamento del metabolismo.
Sempre gli antiossidanti permettono di migliorare le funzioni cognitive e di regolare la produzione di dopamina e serotonina, l’acido clorogenico controlla invece i livelli di zuccheri nel sangue, gli isoticianati, presenti soprattutto nelle radici e nelle foglie, proteggono dal diabete mentre la vitamina E e la C contrastano la degenerazione dei neuroni.
La moringa possiede poi anche importanti proprietà antibatteriche e antimicotiche, utili a combattere le infezioni della pelle come l’acne e la forfora, l’olio che si ottiene dai suoi semi ha effetti benefici sui capelli e protegge il fegato mentre la polvere che si ricava dall’essiccazione delle sue foglie contrasta squilibri intestinali e funghi.
Moringa: controindicazioni e dosi

La moringa non presenta particolari controindicazioni, sebbene le sue radici possono creare qualche problematica, quindi è sempre consigliato consumarle con una certa moderazione.
In particolare, le radici di moringa contengono la spirochina, una sostanza che potrebbe interferire con la trasmissione nervosa, senza contare che ad esse sono attribuite anche delle proprietà abortive, ragion per cui non dovrebbero essere consumate dalle donne in gravidanza.
Il consiglio è comunque quello di richiedere sempre il parere del medico e di cominciare ad assumere la moringa in maniera moderata; in linea di massima la dose giornaliera consigliata è quella di un cucchiaio al giorno, ovvero di circa 2 grammi di moringa.
Come assumere la moringa: gli usi in cucina
La parte maggiormente utilizzata della moringa sono le foglie, sebbene nei paesi di origine della pianta si tenda a mangiare anche le altre parti, incluse le radici.
Le foglie di moringa, che hanno un gusto leggermente piccante, sono utilizzate in maniera diversa; possono essere consumate sia crude che cotte, e quindi utilizzate in insalate, minestroni, zuppe, stufati di ceci o pollo e come contorni, oppure essiccate così da ricavare una polvere (simile al tè matcha) da utilizzare come condimento per salse o come base per la preparazione di infusi e tè.
In relazione al tè di moringa è bene fare una precisazione, ovvero che per preparare un buon infuso è necessario aggiungere la polvere di moringa all’acqua già calda e poi mescolare, evitando quindi di cuocere la polvere che potrebbe altrimenti perdere i suoi nutrienti.
La polvere di moringa si può anche aggiungere a frullati di frutta o concentrati di verdure e può essere impiegata negli impasti dolci e salati; per preservarne i valori nutritivi si suggerisce però di conservarla sempre in un luogo asciutto.
I baccelli di moringa, piuttosto difficili da reperire, sono mangiati bolliti mentre i semi, il cui sapore ricorda quello dei ceci, possono essere consumati tostati o bolliti; da non dimenticare che proprio dai semi è possibile ricavare l’olio di moringa, un olio dal sapore dolce, delicato e molto ricco di acido oleico e acido behenico, utilizzabile sia per l’alimentazione che per la preparazione di prodotti cosmetici.
La moringa in polvere, da usare per la preparazione di bevande calde o come condimento per le salse, è anche impiegata per gli integratori alimentari, solitamente disponibili sotto forma di capsule o compresse.
Uso della moringa in cosmesi

Ottima e versatile in cucina, la moringa è ampiamente utilizzata anche in cosmetica, visti i numerosi benefici che apporta a pelle e capelli.
In particolare l’olio di moringa è presente in moltissimi prodotti per la cura del viso e dei capelli e questo perché possiede eccezionali proprietà antiossidanti, idratanti ed emollienti.
La moringa, specialmente sotto forma di olio, aiuta infatti a contrastare problematiche della pelle come la secchezza e le macchie cutanee, inibendo l’azione dei radicali liberi e migliorando l’elasticità; oltre a idratare la moringa è in grado di pulire in profondità la pelle e di far guarire più velocemente tagli o punture d’insetto.
Tanti i vantaggi anche per i capelli, visto che la moringa svolge un’azione emolliente e idratante del cuoio capelluto, combatte la formazione delle doppie punte e della forfora, rafforza i capelli e li protegge dagli agenti esterni e contrasta la caduta, andando a migliorare il micro-circolo sanguino.
Infine, la moringa è ampiamente utilizzata anche per la produzione di saponi e di altri tipi di prodotti per la cura della persona, poiché ha un importate effetto deodorante.
Moringa: per quanto tempo assumerla
I prodotti contenenti foglie di moringa dovrebbero stati utilizzati per un massimo di 6 mesi. I prodotti contenenti semi di moringa posso essere utilizzati per un massimo di 3 settimane.
La radice e la corteccia della moringa potrebbero essere pericolose, in quanto contengono sostanze tossiche.
Dove comprare la moringa
La moringa si trova nei negozi di prodotti biologici, nelle erboristerie e negli shop specializzati in articoli naturali e superfood.
Generalmente la moringa è venduta sotto forma di polvere, ottenuta prevalentemente dalle foglie ma con piccole percentuali anche di radici e semi, ma si può trovare anche in compresse o capsule naturali, che la contengono come principio attivo.
Sia per la polvere che per gli integratori si consiglia di scegliere sempre prodotti certificati, così da essere certi della loro qualità e affidabilità, mentre i prezzi sono diversi e possono variare a seconda del tipo di prodotto (polvere, foglie, capsule) e della quantità, oscillando comunque tra un minimo di 10 Euro a un massimo di 30 Euro.
MORINGA faq
Quali sono i benefici della moringa?
La moringa, conosciuta anche come “pianta dei miracoli”, apporta molti benefici all’organismo, viste le sue eccezionali proprietà nutrizionali.
In primo luogo, la moringa ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, capaci di proteggere il corpo dall’azione nociva dei radicali liberi, di migliorare il funzionamento del metabolismo e di rafforzare il sistema immunitario.
Oltre a ciò, la moringa controlla i livelli di zuccheri e di glucosio nel sangue, contrasta la degenerazione dei neuroni e rafforza le funzioni cognitive, senza dimenticare che la moringa protegge il sistema cardiovascolare, ha proprietà antibatteriche e antimicrobiche e salvaguarda il fegato, aiutandolo al contempo a depurarsi.
Alla moringa sono infine attribuite anche delle proprietà chemio-preventive e antitumorali, sebbene vi è la necessità di ulteriori studi per accertarle appieno.
Come si mangia la moringa?
La parte della moringa maggiormente usata in cucina sono le foglie, che è possibile consumare crude in insalate oppure cotte in zuppe, minestroni e stufati di legumi e carni bianche.
Dalle foglie è altresì possibile ricavare la polvere di moringa che viene impiegata come insaporitore di frullati, smothiee e concentrati di frutta e verdure, usata come ingrediente negli impasti dolci o salati oppure utilizzata per la preparazione del tè di moringa.
Della moringa è possibile consumare anche i baccelli, da mangiare bolliti, e i semi, che generalmente vengono tostati e il cui sapore ricorda quello dei ceci.
Infine, dai semi di moringa si ottiene anche l’olio, dal gusto dolce, dal colore chiaro e inodore usato prevalentemente per condire piatti di pesce.
Come utilizzare la moringa in cucina?
La moringa si presta a diversi utilizzi in cucina e può quindi essere usata per la preparazione di piatti differenti. Le foglie possono essere mangiate crude oppure cotte in padella mentre la polvere si usa come insaporitore di frullati e centrifugati o negli impasti di dolci e prodotti da forno.
Anche i baccelli e i semi si possono mangiare; i primi vanno bolliti o cucinati in padella mentre i secondi sono tostati. In Bangladesh la moringa è impiegata per preparare ricette a base di curry mentre nel Sud-Est Asiatico i baccelli sono cucinati come i piselli mentre i semi sono tostati.
La moringa, il cui sapore ricorda quello dei funghi con un retrogusto piccante, si sposa bene con piatti di carne e pesce, con le verdure e gli ortaggi.
Quali sono le controindicazioni della moringa?
Le radici di moringa possono avere delle controindicazioni e questo perché contengono la spirochina, una sostanza che può andare a interferire con la trasmissione nervosa.
Oltre a ciò, alle radici di moringa sono attribuite anche delle proprietà abortive, per questo devono essere evitate, insieme ai loro derivati, dalle donne in gravidanza.
In ultimo, non va dimenticato che come ogni altro alimento anche la moringa deve essere consumata nelle dosi consigliate e questo perché un sovra-dosaggio può causare effetti indesiderati come vomito, nausea e vertigini.
Quali vitamine contiene la moringa?
Le foglie di moringa contengono un buon quantitativo di vitamine, in particolare di vitamine del gruppo B (B1 o tiamina, B2 o riboflavina, B3 o niacina, B5 o acido pantotenico, B6 e B9 o acido folico), la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E.
La moringa contiene anche sali minerali come il magnesio, il calcio, il ferro, il fosforo, il potassio, lo zinco e il sodio, molti antiossidanti, come gli acidi grassi omega-3, polifenoli e proteine ad alto valore biologico.
Dove si trova la moringa in Italia?
La moringa è una pianta originaria dell’India e del Pakistan, presente però anche nelle aree tropicali e sub-tropicali.
In Italia la moringa, conosciuta anche con il nome di “albero dei miracoli”, viene coltivata soprattutto in Sardegna, Sicilia e in alcune zone del Cilento, in Campania, territori nei quali sia il clima che l’habitat sono particolarmente favorevoli alla coltivazione di questa pianta.