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cocco: Guida completa al frutto fresco e salutare

Ricco di antiossidanti e di altri importanti nutrienti, il cocco è un superfruit da inserire nella propria alimentazione.

Image by Tijana Drndarski
Image by Diana Kuleniuk

Che cos'e' il cocco

Frutto fresco e molto energetico, il cocco è un alimento molto apprezzato per le sue numerose proprietà nutritive e largamente consumato specialmente durante la stagione estiva

Originaria delle Filippine e delle aree costiere dell’India, la noce di cocco è prodotta dalla palma di cocco, una pianta così longeva e maestosa da aver guadagnato il soprannome di “albero della vita”. 

Il cocco, classificato come "alimento altamente funzionale” visti i tanti benefici che apporta alla salute, è saporito, ricco di proprietà nutritive e molto versatile in quanto può essere consumato come frutto, mangiandone la polpa, oppure sotto forma di bevanda, visto che da esso si ricavano sia l’acqua di cocco che il latte di cocco, quest’ultimo contraddistinto da un sapore dolce e vellutato. 

Dal cocco si ottiene, inoltre, anche l’olio di cocco rinomato per le sue innumerevoli proprietà benefiche e ampiamente utilizzato non soltanto in cucina ma anche in cosmesi

Il nome “cocco" pare derivare dalla parola portoghesecoco” ovvero “testa”, scelta dai marinai di Vasco da Gama i quali, durante un viaggio nelle Indie, decisero di attribuire questa denominazione al frutto a causa della sua particolare forma che richiamava alla mente la testa del Coco, un mostro mitologico della tradizione ispanica equiparabile all’uomo nero. 

Il cocco è il frutto della Cocos nucifera, una palma appartenente alla famiglia delle Arecaceae tipica delle zone a clima tropicale e che necessita di suoli sabbiosi, umidi e drenati. 

Adatta per essere coltivata sulle aree costiere, la palma di cocco, che è originaria dell’Indonesia ma oggi ampiamente diffusa e coltivata anche in Thailandia, Brasile e Messico, è estremamente longeva, in grado di raggiungere altezze elevate, pari anche a 30/40 metri, e così versatile da aver guadagnato l’appellativo di “re dei vegetali”. 

La palma di cocco si caratterizza per un fusto slanciato, colonnare, coperto di cicatrici a forma di anello e con la parte superiore terminate in una grande corona di foglie paripennate lunghe fino a 5 metri. 

I fiori della pianta, di colore giallo, sono invece raccolti all’interno di infiorescenze ramificate e spadiciformi (generalmente una pianta riesce a produrre all’anno dalle 6 alle 12 infiorescenze) mentre i frutti, ovvero le noci di cocco, sono delle drupe di forma ovale, voluminose (il diametro può essere superiore ai 25 cm) e dal peso variabile di 0,5/1,5 kg. 

Ogni drupa, la cui crescita si completa nell’arco di circa 6 mesi, è dotata di una buccia esterna (esocarpo) liscia, sottile e di colore rosso-brunastro, di un involucro fibroso (mesocarpo) nella parte intermedia e di un guscio (endocarpo) legnoso e molto duro, dotato alla base di tre fori ben visibili detti “occhi”. 

La parte commestibile del cocco è quella interna, ovvero la polpa, di colore bianco, dalla buona consistenza, ricca di oli, dal profumo gradevole e dal sapore estremamente delicato, dolce e piacevole al palato. 

Le varietà ad oggi conosciute della palma di cocco sono circa 80, solitamente suddivise in due grandi categorie, quella delle palme alte (generalmente allogame) e delle palme nane (in linea di massima autogame). 

Le palme alte possono “vivere” oltre gli 80 anni e fruttificano solo dopo 10 anni dall’impianto mentre quelle nane fruttificano molto prima (anche dopo 4 anni), sono più basse, sebbene raggiungano i 12 metri di altezza, e hanno noci di più piccole dimensioni. 

 

A queste si aggiungono, poi, delle varietà che non rientrano in nessuna delle due categorie descritte poiché presentano delle caratteristiche peculiari o trasversali.

Cocco: proprieta' e valori nutrizionali

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Frutto estremamente energizzante, se consumato nelle giuste quantità, il cocco è ricco di nutrienti fondamentali per il benessere del corpo, caratteristica che ha consentito a questo straordinario frutto di essere annoverato nella categoria dei superfood. 

Nutriente e molto dissensante, il cocco, che apporta circa 365 kcal per 100 gr., è ricco di lipidi, prevalentemente di acidi grassi saturi e soprattutto acido laurico (un acido grasso saturo importante per l’aumento dei livelli di colesterolo buono nel sangue), e presenta una buona dose di proteine. 

E’ interessante notare come la maggior parte dei grassi del cocco si presentano come trigliceridi a media catena (MCT), i quali vengono assorbiti in maniera diversa rispetto ad altri tipi di grassi e sono in grado di fornire un immediato pieno di energia apportando, inoltre, una buona dose di rame e ferro

Sempre in relazione ai sali minerali, la noce di cocco è particolarmente ricca anche di manganese, fondamentale per rafforzare il sistema immunitario e per mantenere in salute le ossa, selenio e potassio, mentre tra le vitamine troviamo soprattutto quelle del gruppo B (B1, B2, B3, B5 e B6) oltre alla vitamina C e alla vitamina E

Povero di carboidrati, il cocco contiene invece alcuni amminoacidi essenziali quali la cisteina, la serina, l’arginina, l’isoleucina e la treonina, e un buon livello di fibre essendo, inoltre, anche un’eccellente fonte di fitosteroli e di citochine. 

benefici e le controindicazioni della noce di cocco

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Inserire il cocco nella propria alimentazione e assumerlo nelle dosi corrette può apportare molti benefici al benessere e alla salute del corpo. 

Innanzitutto il cocco contribuisce al rafforzamento del sistema immunitario, svolgendo azioni antibatteriche, antivirali e antifungine, mentre la presenza di acidi grassi saturi “buoni”, specialmente dell’acido laurico, aiutano a mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo cattivo, ammetando invece quelli del colesterolo buono

I trigliceridi a catena media contenuti nel cocco sono invece utili sia per favorire il dimagrimento e per svolgere un’azione protettivo sul cervello, sia per migliorare il funzionamento del metabolismo, riducendo il senso di fame e stimolando quello di sazietà

La buona presenza di fibre contribuisce al corretto funzionamento del sistema gastrointestinale, al contrasto della stitichezza e all’abbassamento della pressione sanguina, i sali minerali e gli acidi grassi essenziali proteggono il cuore e l’apparato cardiovascolare e rafforzano ossa e denti mentre il medio indice glicemico e il basso contenuto di zuccheri e carboidrati fanno del cocco un alimento indicato anche per i pazienti affetti da diabete

Tra le altre importanti caratteristiche del cocco ci sono quella di essere un alimento altamente digeribile, dall’effetto diuretico, dal potere idratante, dalle proprietà curative, vista l’azione antinfiammatoria efficace contro problematiche come ustioni e ferite, e dall’azione anti-stress e defaticante. 

Non bisogna, infine, dimenticare anche l’importante contributo dato dal cocco al contrasto dei radicali liberi; questo frutto, infatti, svolge un’azione antiossidante aiutando a prevenire l’invecchiamento cutaneo e l’insorgenza di rughe e segni della pelle. 

Dal punto di vista cosmetico, il cocco sembra efficace anche nel contrasto di inestetismi come la cellulite, viste le sue proprietà drenanti e defaticanti, e nel rafforzamento del capelli, poiché capace di evitare la perdita di proteine. 

Il cocco non presenta particolari controindicazioni e anche i casi di intolleranze o allergie al frutto o ad alcuni dei suoi componenti paiono piuttosto rari, caratteristica, questa, che lo rende sicuro anche per le donne in gravidanza

Ci si chiede, infine, se il cocco sia un alimento che fa ingrassare; è innegabile che si tratta di un frutto piuttosto calorico ma che contiene più lipidi che zuccheri. 

Questo significa che il cocco, se consumato nelle giuste quantità (circa 25 grammi al giorno) e inserito correttamente nella dieta (ovvero bilanciando adeguatamente calorie e grassi saturi), non incide sul peso, ovvero con contribuisce a ingrassare. 

Noce di cocco: come sceglierla, come aprirla e come usarla in cucina

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Image by Tijana Drndarski

La noce di cocco può essere abbastanza difficile da aprire e questo a causa del guscio esterno particolarmente duro e resistente. 

Per aprire facilmente una noce di cocco è quindi necessario procedere con attenzione, seguendo dei passaggi ben specifici. 

In primo luogo, bisogna forare i buchi alla base del frutto utilizzando un punteruolo per poi svuotarlo della sua acqua; fatto questo si avvolge la noce in un panno e si procede a colpirla più volte con un martello o un batticarne. 

Una volta aperta la noce in due parti, si procede a staccare la polpa dalla buccia impiegando un coltello con la punta; per dividere polpa e buccia facilmente bisogna usare la punta del coltello per creare il primo scollamento, procedendo poi lentamente per dividere il resto del guscio dalla parte commestibile del frutto. 

In cucina il cocco si dimostra un ingrediente molto versatile in quanto può essere mangiato al naturale, da solo o in combinazione con altri frutti, oppure utilizzato, sotto forma di farina o di scaglie, per preparare dolci come torte, biscotti, crêpes, muffin e praline. 

Ottimo con i piatti dolci, il cocco si sposa bene anche con ingredienti salati e in particolare con alimenti come il riso, i gamberi e il pesce e con spezie come curry

Al pari della polpa anche la farina di cocco ha diversi usi in cucina in quanto può essere utilizzata per preparare impasti dolci e salati anche in sostituzione della farina di grano o per preparare piatti senza glutine o dietetici. 

Dalla noce di cocco si ottiene inoltre anche un’ottima acqua, molto dissetante, il latte di cocco, bevanda vegetale ricavata dalla polpa grattugiata, priva di lattosio e molto nutriente, e l’olio di cocco, impiegato in cucina per preparare prodotti da forno o come base per margarine vegetali e burri. 

Per acquistare un cocco fresco e di qualità è indispensabile prestare attenzione a una serie di elementi. 

In primo luogo è necessario scuotere la noce così da sentire se al suo interno è presente il latte, verificando poi che peso e dimensioni siano proporzionati; importante è anche verificare la forma della noce, che deve essere tonda e non appuntita, mentre il guscio deve essere omogeneo e privo di ammaccature.

COCCO faq

A cosa fa bene il cocco?

Il cocco è un vero e proprio superfruit, che apporta una serie di importanti benefici al corpo. 


Grazie alle sue proprietà antivirali, antifungine e antibatteriche, il cocco è capace di supportare il sistema immunitario rafforzandolo, mentre la buona presenza di acidi grassi insaturi controllano i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e aumentano quelli di colesterolo buono. 


Oltre a ciò, il cocco migliora il metabolismo, limita la sensazione di fame e stimola il senso di sazietà e, grazie alla buona quota di fibre, supporta il corretto funzionamento del sistema gastrointestinale, combattendo disturbi come la stitichezza. 


Ma i benefici del cocco non finiscono qui; questo superfruit, infatti, abbassa la pressione sanguina, protegge il cuore, rafforza denti e ossa, ha un effetto diuretico, possiede funzioni antinfiammatorie efficaci contro ferite e ustioni e ha proprietà antiossidanti, ovvero di contrasto ai radicali liberi. 

Il cocco fa male al cuore?

Il cocco, inteso come noce di cocco, non fa male al cuore perché non contiene colesterolo ma acidi grassi a catena media e non a catena lunga. 


Attenzione deve, invece, essere prestata all’olio di cocco che, pur essendo vegetale (e dunque in teoria più salutare rispetto agli oli di origine animale), ha una grande concentrazione di grassi saturi (circa il doppio del lardo di maiale), cosa che favorisce la presenza di colesterolo cattivo nel sangue, con ripercussioni negative anche sul cuore. 

Quando si mangia il cocco?

Il cocco è un alimento fresco e dissetante, consumato prevalentemente in estate ma che è possibile mangiare tutto l’anno. 


Il cocco può essere mangiato in diversi momenti della giornata; ad esempio è perfetto a colazione, per chi preferisce una colazione esotica, servito con altri frutti come la papaya, l’ananas e i kiwi e con l’aggiunta di frutta secca, lo si può usare per preparare dolci, biscotti e dessert al cucchiaio, oppure per cucinare delle gustose frittelle, perfette per lo spuntino. 


Oltre a ciò, con il cocco è possibile preparare anche dei frullati tropicali, mescolando con il cocco frutti come il mango, la papaya e l’ananas. 


Per quanto concerne le dosi, la porzione ideale giornaliera è di circa 40/50 grammi se si tratta di cocco fresco mentre il cocco disidratato deve essere consumato in quantità minori poiché molto più calorico.  

Quanto é grasso il cocco?

Il cocco è considerato un frutto abbastanza calorico visto che 100 grammi di prodotto contengono all’incirca 360 calorie. 

Dal punto di vista nutrizionale, il cocco contiene, inoltre, 35 g di grassi , 9 g di carboidrati e 9,5 g di zuccheri ma presenta anche una buona dose di proteine (3.5 g) e di sali minerali quali il il magnesio, il calcio, il fosforo, il ferro e il potassio. 

Buona parte dei grassi del cocco sono poi trigliceridi a media catena (MCT) i quali vengono assorbiti in maniera differente e permettono all’organismo di fare un immediato pieno di energia, visto che non vengono immagazzinati come grassi ma trasformati in corpi chetonici dai quali, appunto, si ricava energia.  

Perché il cocco é calorico?

Il cocco è considerato un frutto calorico per l’elevata quantità di grassi, ragione per la quale si pensa che non possa essere consumato dalle persone che seguono una dieta ipocalorica. In realtà se è vero che il cocco contiene molte calorie, specialmente se paragonato ad altri tipi di frutti, è anche vero che apporta tante sostanze benefiche per il corpo come sali minerali e proteine. 

Ne consegue che il cocco fresco può essere consumato, sempre nelle dosi corrette (circa 40/50 grammi ), anche da chi è a dieta mentre quello disidratato dovrebbe essere evitato poiché molto più ricco di calorie (in quanto povero di acqua). 

Come si conserva il cocco una volta aperto?

Le noci di cocco aperte possono essere conservate riponendole in una ciotola e ricoprendole con l’acqua estratta dal frutto o con acqua fresca.

 

Per una conservazione ottimale, le noci aperte vanno riposte in frigo e l’acqua deve essere cambiata ogni giorno; in questo modo è possibile conservarle per circa 4 giorni. In alternativa è possibile grattugiare i pezzi di cocco e congelarli così da conservali per 8/10 mesi. 

Le noci di cocco intere, invece, si conservano in frigo anche per alcuni mesi. 

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